Tav, scatta l’ultimo atto assemblea e fiaccolata prima del via ai lavori

Una “repubblica” per assediare le recinzioni  Gli espropri. Alcuni gruppi passeranno la notte nei boschi intorno al cantiere. Appello per tenere presidi in tutta Italia  

Una “repubblica” per assediare le recinzioni  Gli espropri. Alcuni gruppi passeranno la notte nei boschi intorno al cantiere. Appello per tenere presidi in tutta Italia  

La mobilitazione contro gli espropri gira su internet già da qualche giorno. E da stasera entra nel vivo. Ieri e domenica alcune centinaia di militanti sono andati a fare il pic nic pasquale intorno alle recinzioni. Polenta, frittate e merenda all´aria aperta, come se quello fosse un prato come un altro e non mancassero meno di 24 ore agli espropri dei terreni che da domani saranno, anche formalmente, parte del cantiere della Tav.
I No Tav sono «pronti a dare fastidio» e tornare a presidiare quotidianamente l´area intorno alle recinzioni. Nel week end i due terreni di proprietà del Movimento sono stati sistemati, recitanti, la baita di lamiera è stata resa più confortevole. E ci sono già le prime tende. Qualcuno ha passato lì la notte, gli altri, tempo permettendo, dovrebbero arrivare questa sera. L´appuntamento è alle 20 al campo sportivo di Giaglione per un´assemblea. Poi ci sarà la fiaccolata nel bosco fino alla Val Clarea a ridosso delle recinzioni. I più temprati passeranno lì la notte. Gli altri torneranno domani mattina per farsi trovare intorno alle reti quando i tecnici di Ltf inizieranno le operazioni per gli espropri. L´obiettivo è quello di riorganizzare la Libera repubblica della Maddalena a ridosso delle reti del cantiere, con tende e case sugli alberi.
Per farlo però serve la partecipazione popolare. Il Movimento ha chiamato a raccolta militanti anche da fuori della Valle. Lo slogan è «fermarci è impossibile». In duecento sono già da qualche giorno ospiti di famiglie No Tav, altri dormono nel campeggio allestito a Venaus. L´obiettivo però, questa volta, non è di far arrivare militanti da ovunque in Valsusa, quanto piuttosto attivare e trasferire la protesta in tutta Italia. Da domani parte infatti quella che il Movimento definisce «una settimana di lotta popolare» contro la Tav, ma anche contro «le scuole che vanno a pezzi, gli ospedali che chiudono e le famiglie che perdono casa e lavoro» si legge nell´appello. Già 24 gli appuntamenti in altrettante città organizzati da gruppi vicini al Movimento. A Torino è previsto per domani alle 18 un presidio in piazza Castello davanti alla tenda degli attivisti che dal 17 di marzo fanno la staffetta del digiuno contro la Torino-Lione.

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