Un giardino per Fausto e Iaio, 34 anni dopo

«Un agguato di matrice fascista». Così il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha ricordato l’omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo, detto “Iaio”, Iannucci, due ragazzi del centro sociale Leoncavallo uccisi il 18 marzo 1978, in via Mancinelli, al Casoretto. Un delitto del quale non sono mai stati individuati i colpevoli.

«Un agguato di matrice fascista». Così il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha ricordato l’omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo, detto “Iaio”, Iannucci, due ragazzi del centro sociale Leoncavallo uccisi il 18 marzo 1978, in via Mancinelli, al Casoretto. Un delitto del quale non sono mai stati individuati i colpevoli. Il Comune ha deciso di intitolare alla loro memoria i giardinetti di piazza Durante. Sulla lapide si legge: «Fausto e Lorenzo per sempre ragazzi. La città di Milano non dimentica il loro sogno di un mondo migliore». Grande la commozione fra i parenti – c´erano la mamma di Fausto, Daniela, e la sorella di Iaio, Maria – e i militanti del centro sociale. «È il giorno in cui si ripara parzialmente a un´ingiustizia – ha detto Pisapia – una ferita ancora aperta per la città. Fausto e Iaio sono stati uccisi dai professionisti dell´estremismo». In lacrime la signora Daniela: «Ringrazio le istituzioni: fino a ieri ho avuto solo dispetti. Erano due ragazzi innocenti, uccisi da un commando inviato da Roma». Maria, sorella di Iaio, ha aggiunto: «Finalmente il coraggio della verità. Chi non ha memoria non ha futuro e noi ci impegneremo per fare di questi giardinetti un punto di riferimento per il quartiere e per ricordare due ragazzi uccisi da una mano fascista».

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