“In questo nuovo scenario, i diritti umani” dovranno essere la priorità . Amnesty International reclama che non ci sarà  nessuno possibilità  di impunità  per i gravi abusi e per le violazioni commesse da Eta ma neanche per quelli commessi dalle forze di sicurezza dello Stato spagnolo. Ciò è quanto si afferma nellà “Agenda di diritti umani per la decima Legislatura in Spagna” elaborata da Amnesty International e che ha presentato a margine di una conferenza Salil Shetty. Il delegato di Amenesty, in visita ufficiale, ha lamentato come il nuovo governo spagnolo non avrebbe garantito una “apertura” dopo il cessate il fuoco di Eta dal quale sarebbe scaturita “un'opportunità  per il progresso in materia di diritti umani”.

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Paesi Baschi, AI: legalizzare Sortu ed indagare sugli abusi delle forze di sicurezza

“In questo nuovo scenario, i diritti umani” dovranno essere la priorità . Amnesty International reclama che non ci sarà  nessuno possibilità  di impunità  per i gravi abusi e per le violazioni commesse da Eta ma neanche per quelli commessi dalle forze di sicurezza dello Stato spagnolo. Ciò è quanto si afferma nellà “Agenda di diritti umani per la decima Legislatura in Spagna” elaborata da Amnesty International e che ha presentato a margine di una conferenza Salil Shetty. Il delegato di Amenesty, in visita ufficiale, ha lamentato come il nuovo governo spagnolo non avrebbe garantito una “apertura” dopo il cessate il fuoco di Eta dal quale sarebbe scaturita “un’opportunità  per il progresso in materia di diritti umani”.

“In questo nuovo scenario, i diritti umani” dovranno essere la priorità . Amnesty International reclama che non ci sarà  nessuno possibilità  di impunità  per i gravi abusi e per le violazioni commesse da Eta ma neanche per quelli commessi dalle forze di sicurezza dello Stato spagnolo. Ciò è quanto si afferma nellà “Agenda di diritti umani per la decima Legislatura in Spagna” elaborata da Amnesty International e che ha presentato a margine di una conferenza Salil Shetty. Il delegato di Amenesty, in visita ufficiale, ha lamentato come il nuovo governo spagnolo non avrebbe garantito una “apertura” dopo il cessate il fuoco di Eta dal quale sarebbe scaturita “un’opportunità  per il progresso in materia di diritti umani”.

Rispetto alla diatriba che c’è dietro alla legalizzazione del partito Sortu ha contestato come “certi partiti” che non rivendicano l’uso della violenza siano ancora illegali. Così ha criticato come “vago” e “aperto” il Codice Penale negli articoli 571 e 589 che parla di “organizzazioni e gruppi terroristici”, “delitti di terrorismo”, di “delitti di tradimento e contro la pace o l’indipendenza dello stato” o i delitti “relativi alla difesa nazionale”. Ma già lo scorso mese di dicembre il presidente della sezione spagnola di Amnesty, Alfonso López Borgóñez, spiegò che la sua organizzazione non considera Eta come una “banda terrorista” perchè non esisterebbe un accordo internazionale sulla definizione del concetto di “terrorismo”.

Nella stessa maniera si dimostrò a favore della richiesta di rimpatro dei prigionieri politici baschi invitando poi affinchè si investighi su quello che è stato denominato “violazione dei diritti umani” da parte delle forze di sicurezza dello Stato spagnolo.

Le dichiarazioni sono state rilasciate dopo la riunione con il ministro degli affari Esteri José Manuel García-Margallo, i segretari degli Interni e Giustizia Ignacio Ulloa e Fernando Román, il direttore del presidente del governo di Rajoy Jorge Moragas.

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