In rete negozi e scuole ebraiche

ITALIA/ANTISEMITISMO La nuova lista sul sito neonazista Stormfront
Dopo la lista dei 136 professori ebrei pubblicata due giorni fa dal sito HolyWar, ecco adesso quella dei negozi e delle scuole ebraiche. E anche questa volta a fornire nomi, cognomi e indirizzi è un sito neonazista, Stormfront, a dimostrazione di quanto l’antisemitismo sia diffuso nella Rete. Nel 2011 lo stesso sito aveva pubblicato un’altra lista nera, relativa questa volta alle persone e alle associazioni che aiutano gli immigrati.

ITALIA/ANTISEMITISMO La nuova lista sul sito neonazista Stormfront
Dopo la lista dei 136 professori ebrei pubblicata due giorni fa dal sito HolyWar, ecco adesso quella dei negozi e delle scuole ebraiche. E anche questa volta a fornire nomi, cognomi e indirizzi è un sito neonazista, Stormfront, a dimostrazione di quanto l’antisemitismo sia diffuso nella Rete. Nel 2011 lo stesso sito aveva pubblicato un’altra lista nera, relativa questa volta alle persone e alle associazioni che aiutano gli immigrati.
La nuova lista è apparsa in un forum di Stormfront e indica tutti gli indirizzi delle comunità ebraiche presenti in Italia compresi quelli di negozi, scuole e associazioni. Nella «Livorno ebraica», come viene definita la città toscana dagli antisemiti, vengono indicati tutti gli indirizzi della Comunità ebraica, compresi quelli di una scuola materna e di una macelleria kasher. Il presidente della Comunità ebraica livornese Samuel Zarrugh ha paragonato questi siti alla propaganda nazista: «Questi siti sono come la propaganda di Goebbels e armano le mani di chi poi compie stragi e attentati. Secondo me – ha osservato Zarrugh – dovrebbero essere tutti oscurati. E a livello internazionale serve una normativa che funzioni come quella contro la pedofilia. Se non vogliamo piangere dopo, dobbiamo intervenire prima».
Sugli episodi di antisemitismo avvenuti in Toscana la procura di di Firenze ha aperto un’inchiesta. «Ci sono episodi ma non lo consideriamo un fatto allarmante»: ha detto ieri il capo della procura di Firenze Giuseppe Quattrocchi. «Noi seguiamo questi fenomeni con grandissima attenzione – ha proseguito il procuratore – tenendo presente la fortunata collocazione e la fortunata dimensione socioculturale della nostra regione, e anche se si sono verificati a Firenze alcuni episodi che possono far temere un qualcosa che ci spinga verso un fenomeno latamente inteso come razzista, dal punto di vista del mio ufficio dico che ci sono episodi ma non lo consideriamo un fatto allarmante».
Intanto sulla pubblicazione della lista dei professori ebrei che esercitano in 26 atenei italiani, ieri è intervenuta la Conferenza dei Rettori esprimendo una unanime condanna nei confronti della «lista nera». «Non possono e non devono ricomparire all’orizzonte di una qualunque Nazione civile liste di proscrizione basate sulla discriminazione e sull’istigazione all’odio razziale – ha dichiarato Marco Mancini, presidente della Crui – La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane esprime la propria solidarietà e la propria vicinanza ai colleghi e alle personalità inserite nella lista nonché all’intera comunità israelitica italiana per questo vergognoso episodio».

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