Per passione e per politica Le due vite di Joyce Lussu

Portrait. L’autobiografia della nobildonna fiorentina che da moglie di un fascista passeraÌ€ alla militanza antifascista e a quella femminista ed entreraÌ€ nella direzione del Partito Socialista Italiano

Portrait. L’autobiografia della nobildonna fiorentina che da moglie di un fascista passeraÌ€ alla militanza antifascista e a quella femminista ed entreraÌ€ nella direzione del Partito Socialista Italiano


Ci sono donne che lasciano alle loro spalle un alone di mistero. E altre che fanno di tutto per svelarli, i segreti della loro vita, e per raccontare le rispettive esistenze attraverso parole e, a volte, bugie. Le biografie sono un tema spinoso e, senza arrivare agli eccessi di Flush storia del cocker della poetessa inglese Elizabeth Barrett Browning a firma di Virgina Woolf, proposto adesso da nottetempo con un’intelligente introduzione di Chiara Valerio con Portrait (Asino D’Oro, pp. 145) Joyce Lussu firma un intenso ritratto per fotografie della sua lunga e travagliata vita, fatta piu? di ombre che di luci. Almeno fino ad adesso.
Nata a Firenze da un conte marchigiano e una nobildonna
inglese l’8 maggio di esattamente cento anni fa, Gioconda Beatrice Salvadori Paleotti ha fatto della sua vita un manifesto politico caratterizzato da una rara determinazione: ha amato la politica quasi quanto i viaggi, non ha mai rinunciato a una battaglia, non ha mai rifiutato di seguire l’istinto e il cuore.
Ha conosciuto bene tanto l’Europa quanto l’Africa, e per amore ha vissuto due volte. Prima come pacata e tranquilla moglie del possidente fascista di Tolentino Aldo Belluigi, poi come passionaria e irrequieta compagna di mister Mill, nome con cui era conosciuto durante i tempi della Resistenza Emilio Lussu. Ed e? con Lussu che questa nobile fiorentina dai grandi occhi nocciola diventa antifascista e clandestina. Ed e? sempre con Lussu che Joyce alimenta quel senso della politica che e? sempre stato germe in lei, e che l’accompagnera? anche durante gli anni della maturita? e della vecchiaia. Dalla fine degli anni Quaranta, sara? sempre in prima fila in mille battaglie, di cui non e? possibile dimenticare la lunga, intensa, parentesi femminista durante la quale si fa promotrice dell’Unione Donne Italiane. Come non e? possibile dimenticare la sua sfiancante militanza nel Partito Socialista Italiano, che nel 1948 la fa entrare eccezione piu? unica che rara nella direzione. Portrait, che inaugura la collana di narrativa “Omero” curata da Maria Gozzetti, e? il racconto diretto e appassionante della vita di una donna fuori dal tempo. Il racconto della vita di una donna coraggiosa e instancabile, desiderosa, prima di tutto, di raggiungere la verita?. Una verita? che e? tutta racchiusa, come spiega Giulia Ingrao nella prefazione al testo, in «pane e lardo, col quarto di vino attorno a cui si discute di politica». Tutto il resto, sono camicine di lino sottile e parole. Tante, bellissime, sincere, parole.

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