Il centro sociale Asilo Politico è situato nella zona sud di Ancona, vicino alla sede regionale della Cgil. È uno spazio che in questi anni, con alterne fortune, è stato utilizzato in periodi diversi dai vari gruppi di movimento. Da alcuni mesi ci sono i giovani del centro che ne stanno definendo l’utilizzo con l’amministrazione comunale. Si tratta di una palazzina a pian terreno che ospitava un asilo, con un ampio giardino intorno caduto in disgrazia, ora in graduale recupero.
Il centro sociale Asilo Politico è situato nella zona sud di Ancona, vicino alla sede regionale della Cgil. È uno spazio che in questi anni, con alterne fortune, è stato utilizzato in periodi diversi dai vari gruppi di movimento. Da alcuni mesi ci sono i giovani del centro che ne stanno definendo l’utilizzo con l’amministrazione comunale. Si tratta di una palazzina a pian terreno che ospitava un asilo, con un ampio giardino intorno caduto in disgrazia, ora in graduale recupero. Qui oggi ci sarà un incontro nazionale certamente particolare. Infatti per la prima volta si riuniranno le polisportive e le palestre popolari provenienti da varie parti d’Italia. La scelta del capoluogo marchigiano non è casuale. Qui è attiva da anni l’Assata Shakur, la polisportiva antirazzista recentemente colpita da provvedimenti restrittivi a causa del suo nome. Ne abbiamo già parlato su questo giornale il 13 novembre, raccontando il Daspo che ha subito Alessio Abram, presidente della Shakur. Una cosa assurda, una vera e propria provocazione contro una delle realtà più importanti e radicate a livello nazionale.
Un altro sport è possibile
Incontriamo dentro i locali dell’Asilo Politico Silvana e Alessio che ci presentano l’appuntamento di questo fine settimana. «Si ritroveranno esperienze che da anni praticano varie discipline sportive in un’ottica partecipativa, dal basso. Percorsi nati all’interno degli spazi autogestiti, delle associazioni, che nel tempo sono cresciuti». L’obiettivo è dimostrare che un altro sport non solo è possibile, ma già esiste. «La pratica sportiva è un bene comune. Nel circuito più tradizionale, per non parlare dell’ambito professionistico, nel calcio come nelle altre discipline, si tende a creare barriere, viene esplicitata una rappresentazione del corpo come un qualcosa di perfetto, una logica tutta appiattita su stereotipi, conseguenza della società dell’immagine in cui siamo immersi». Invece l’idea è di riaffermare uno sport libero, autonomo che non discrimini le scelte di ognuno in capo sociale, culturale, e sessuale. «Sono tematiche che abbiamo discusso – sottolineano Silvana e Alessio – in questi anni durante i vari incontri di movimento, ma in modo informale. Ora trovano un primo momento “ufficiale”.
Insomma il messaggio è chiaro: liberiamo anche lo sport dalla logica mercificata». Queste le realtà che saranno presenti: Polisportiva Antirazzista Assata Shakur Ancona, Polisportiva Indipendente Vicenza, Polisportiva San Precario Padova, Palestra Cinque Elementi Padova, Palestra Popolare Tpo Bologna, HSL Football Club Bologna, A.S.D. Equipo Popular Napoli, A.S.D. La Paz! Antirazzista Parma, Polisportiva Antirazzista Uppercut Alessandria, A.S.D. Boxe poplare Cosenza, B.R.U.T.I.U.M. Cosenza, Palestra Popolare Mustaki Taranto, Balon Mundial Torino, Palestra Popolare Rebelde Fabriano, Palestra Popolare Valerio Verbano Roma. Il programma lo si può leggere sul sito di Global Project.
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