COMO — No alla foto del Duce e no alla foto di Claretta Petacci: l’Anpi di Como giudica «gravissima» la decisione del sindaco di Giulino di Mezzegra, favorevole a collocare le immagini e una piccola lapide nel luogo in cui (era l’aprile del ’45) vennero fucilati Mussolini e la sua amante, che nessuna parte ebbe nella tragedia del Ventennio.
COMO — No alla foto del Duce e no alla foto di Claretta Petacci: l’Anpi di Como giudica «gravissima» la decisione del sindaco di Giulino di Mezzegra, favorevole a collocare le immagini e una piccola lapide nel luogo in cui (era l’aprile del ’45) vennero fucilati Mussolini e la sua amante, che nessuna parte ebbe nella tragedia del Ventennio. «Non c’è nessuna riabilitazione del fascismo, è solo l’omaggio a due persone morte» sottolinea il sindaco Claudia Lingeri. Sul muro di Villa Belmonte, luogo dell’esecuzione, dovrebbe essere collocata una targa con la data dell’evento e la foto dei due. «È un passo che dimostra ignoranza della Storia» replica il responsabile dell’Anpi Luca Michelini, non disposto a fare distinzione tra il fondatore del fascismo e la Petacci.
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