Milano, minacce per l’Area C. E gli ingressi a pagamento scendono del 30 per cento in due giorni. I consiglieri pdl De Corato e Masseroli in calesse contro il provvedimento
Milano, minacce per l’Area C. E gli ingressi a pagamento scendono del 30 per cento in due giorni. I consiglieri pdl De Corato e Masseroli in calesse contro il provvedimento
MILANO – Poche righe sgrammaticate e piene di minacce ad accompagnare un bossolo calibro 7.62, il tutto chiuso in una busta senza mittente e indirizzata al sindaco di Milano Giuliano Pisapia. La lettera, intercettata lunedì sera dai carabinieri nel centro di smistamento delle poste di Peschiera Borromeo, ha un motivo preciso: Area C, il nuovo provvedimento antitraffico che la giunta Pisapia ha inaugurato proprio lunedì, con risultati d´esordio positivi e una buona risposta dei milanesi, dopo settimane di polemiche accese da parte del centrodestra e di una ristretta cerchia di cittadini.
A prescindere dal motivo, però, l´intimidazione indirizzata al sindaco di Milano fa scattare una solidarietà bipartisan per tutta la giornata: arriva la telefonata del ministro dell´Interno Annamaria Cancellieri, il messaggio del presidente del Senato Renato Schifani, la nota del presidente della Camera Gianfranco Fini (a nome di tutti i deputati), il segretario del Pd Bersani, di Sel Vendola e dell´Idv Di Pietro, da esponenti della Lega e del Pdl lombardi, e via con moltissimi nomi dei diversi partiti. Pensiero comune: «la violenza è inaccettabile e da condannare», ma è anche surreale – aggiungono in molti – in un contesto come quello di un provvedimento antismog. Perché assieme al proiettile senza ogiva (di un modello in dotazione all´Esercito fino a nove anni fa) c´è quella lettera ora al vaglio dei Ris: tredici righe scritte con una biro blu in cui l´anonimo dice di essere una persona che paga regolarmente le tasse, e che quindi non trova giusto dover pagare anche il nuovo ticket per entrare nel centro città, quindi – è il senso – o il sindaco fa marcia indietro su Area C o ne pagherà le conseguenze fisiche. Diversi dettagli (la grafia, il francobollo da trecento lire, lo stile dello scritto) fanno pensare a una persona anziana, non molto colta e probabilmente su di giri, ma tocca ora agli investigatori lavorare su queste tracce.
Sull´episodio non ha voluto fare alcun commento, Pisapia, concentrato invece proprio sull´analisi dei primi dati della sperimentazione antismog, figlia del voto dei referendum ambientalisti di giugno. I primi due giorni hanno fatto segnare una media di oltre il trenta per cento in meno di ingressi di auto in centro, pari a 37mila veicoli circa: un effetto dissuasione, quello dei 5 euro di tagliando, accompagnato da un uso maggiore (poco meno del più dieci per cento) dei mezzi pubblici, che poi dovrebbero essere il sistema di mobilità privilegiato in un´area ristretta come la Cerchia dei Bastioni di Milano. Tra chi ha usato bus, tram e metrò, chi ha sfidato il freddo in moto (le due ruote non pagano) e chi ha anticipato l´andata al lavoro per non incappare nelle telecamere accese alle 7,30, la città ha risposto sicuramente in positivo, almeno finora. E questo nonostante i residenti del centro (che hanno forti agevolazioni, ma chiedono l´esenzione totale) abbiano protestato vivacemente e Pdl e Lega abbiano messo in piedi raccolte firme per un referendum abrogativo della congestion charge e, negli ultimi giorni, non abbiano perso occasione per protestare anche in maniera pittoresca, vedi i consiglieri azzurri De Corato e Masseroli a bordo di un calesse trainato a cavalli per aggirare il pagamento del ticket riservato ai motori.
0 comments