NAPOLI – NO A CASA POUND Corteo diventa sit-in
NAPOLI – NO A CASA POUND Corteo diventa sit-in
Sabato fascista oggi a Napoli, ‘fascista del terzo millennio’ però. Casa Pound chiama all’adunata contro banchieri e finanza da tutta Italia. La gita fuori porta ha come sfondo una città medaglia d’oro della Resistenza, così niente autorizzazione della questura a sfilare da piazza Carlo III lungo via Foria, dove oggi c’è la sezione de La Destra e negli anni ’70 c’era la Berta, sede missina da cui partivano i mazzieri per i loro raid, fino a piazza Cavour. La parata è stata bloccata. Oggi pomeriggio ci sarà solo un sit in all’ombra dell’Albergo dei Poveri.
Vietato anche il presidio della Rete antifascista e antirazzista a piazza Cavour, concessa solo piazza del Gesù, nel tentativo di mettere la sordina alla protesta spostandola un po’ più in là. Ma il tam tam della disobbedienza viaggia sulla rete e il presidio a piazza Cavour ci sarà, dal movimento sono pronti a prendersi le denunce per manifestazione non autorizzata: «I valori dell’antirazzismo e antifascismo non possono essere equiparati, e addirittura penalizzati, rispetto a chi diffonde xenofobia, omofobia e si autoproclama fascista», scrivono.
Sulla stampa locale impazza la tesi degli opposti estremismi. Dal un lato i facinorosi capeggiati dai movimenti, con cui si sono schierati il sindaco de Magistris, l’Anpi, il Pd, i Giovani democratici, il Forum Antirazzista, la Comunità ebraica, le realtà lgbt, il rettore dell’università Federico II più un lungo elenco di professori, sindacalisti e artisti, il Prc sospenderà il congresso in città per un paio d’ore per aderire alla manifestazione. Dall’altra la galassia di destra, da Roma si annunciano 10 pullman. Sulla home page di «FascinAzione – il blog sulla fascisteria» campeggia l’intervista a Gianluca Iannone, leader di Casa Pound: al grido di «Stiamo arrivando», ce n’è per il sindaco di Napoli e per l’assessore allo Sport – «pensi a fare il suo lavoro» – dando per scontato che si tratti di un virile maschio addetto alle attività ginniche, peccato che sia una donna «antifascista viscerale». Molto apprezzata l’adesione dell’intellettuale Mario Michele Merlino, autore dello spettacolo La rosa fra i denti, antologia di brani omaggio alla X Flottiglia Mas. Tutte le news del caso anche sul sito di Radio Bandiera Nera, dove si inneggia alla ‘Lotta e pensiero’: il concetto è espresso da un lottatore che dà una ginocchiata in testa a un altro.
Troveranno ad accoglierli agli svincoli autostradali gli striscioni «Nazi go home»: dopo l’occupazione fallita due anni fa, si teme che una calata in massa possa nascondere il tentativo di insediarsi tra il centro storico e il quartiere Sanità, dove una volta la destra poteva contare sul favore del clan Misso. E magari proseguire come a Roma, aprendo attività commerciali. Il protagonismo di Casa Pound è già costato una scia di scontri fuori le università: la scorsa primavera tre ragazzi dei collettivi di Lettere accoltellati.
Numerose anche le aggressioni a gay in una città, invece, tradizionalmente aperta che giovedì ha fatto un passo decisivo verso il riconoscimento delle unioni di fatto. La giunta comunale ha approvato due delibere che avviano l’iter verso l’istituzione del Registro delle unioni civili, terza città in Italia dopo Torino e Milano. L’iscrizione estenderà anche ai conviventi diritti legati ad esempio alla casa, alla sanità, alle politiche sociali ed educative. Famiglie arcobaleno incluse. Napoli non vuole i fascisti neppure nel terzo millennio.
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