«Qui fascisti coccolati» Ed è lite con Alemanno

DOPO L’AGGRESSIONE A ROMA  «Un saluto a quei ragazzi che sono stati aggrediti dai fascisti che a Roma aggrediscono e girano coccolati e impuniti». Questo il messaggio del segretario del Pd Pierluigi Bersani ai quattro militanti del partito presi a sprangate tre giorni fa in città  mentre attaccavano manifesti contro la mafia.

DOPO L’AGGRESSIONE A ROMA  «Un saluto a quei ragazzi che sono stati aggrediti dai fascisti che a Roma aggrediscono e girano coccolati e impuniti». Questo il messaggio del segretario del Pd Pierluigi Bersani ai quattro militanti del partito presi a sprangate tre giorni fa in città  mentre attaccavano manifesti contro la mafia. I ragazzi erano in piazza con cerotti, cuciture, bendaggi e gessi. Con loro si è fermata a parlare Rosy Bindi. Bersani ha detto all’inizio del suo intervento che il partito non tollererà più questo genere di violenza. Violenza fascista perché uno degli aggressori è stato riconosciuto dagli aggrediti e il gruppo consiliare del Pd ha indicato nell’organizzazione Blocco Studentesco e nell’associazione Casa Pound i responsabili. L’aggressione secondo il racconto delle vittime è avvenuta al grido di «morte ai comunisti». Il presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti, anche lui in piazza San Giovanni, ha detto di trovare «assurdo che non si riesca a trovare gli aggressori anche se tutti sanno chi sono. Mi appello a chi di dovere – ha aggiunto – affinché i responsabili dell’aggressione siano garantiti alla giustizia e non ci sia nessuna impunità». A Bersani ha risposto polemico il sindaco di Roma Gianni Alemanno, secondo il quale «a Roma non c’è nessun estremista o violento, né di destra né di sinistra che viene coccolato».

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