BOLOGNA Riaperto l’ex cinema, ma rischia lo sfratto

BOLOGNA. Il laboratorio politico all’Arcobaleno La notizia è che un cinema abbandonato da 5 anni è stato occupato e in due giorni ha ripreso a funzionare con il lavoro e le idee di centinaia di persone.

BOLOGNA. Il laboratorio politico all’Arcobaleno La notizia è che un cinema abbandonato da 5 anni è stato occupato e in due giorni ha ripreso a funzionare con il lavoro e le idee di centinaia di persone.
È uno dei risultati della giornata di manifestazioni dell’11 novembre, che a Bologna ha visto nascere una dietro l’altra tre occupazioni. Prima un ex mercato coperto in centro città – occupazione poi rientrata con la mediazione del Comune che ha concesso uno spazio ai «Draghi ribelli» – poi la facoltà di Lettere che è stata riempita di tende dagli studenti, e infine il Cinema Arcobaleno, 560 posti a sedere a pochi passi dalla centralissima Piazza Maggiore, che ha ripreso vita dopo anni di inattività con proiezioni, assemblee, laboratori e incontri culturali.
Rispetto alle altre occupazioni però c’è una differenza di non poco conto: il cinema Arcobaleno è di proprietà di un privato. Con tutte le conseguenze che ne derivano, a cominciare dal rischio sgombero, già annunciato e atteso ad ogni ora del giorno e della notte. Il sindaco ha fatto sapere che intende trattare, ma dopo l’abbandono dello spazio. Dietro all’occupazione una realtà eterogenea composta da centri sociali ma anche da molti bolognesi e non, che piano piano si sono riconosciuti in un percorso politico che ormai va sotto il nome di Santa Insolvenza, la santa feticcio protettrice dei precari e di chi «non vuole pagare il debito e le conseguenze della crisi economica».
Dalla galleria sventola una bandiera con la scritta «non ci rappresenta nessuno», gli occupanti hanno infatti intenzione di opporsi a ogni governo tecnico «che continui con i tagli al welfare e alla scuola». Per intanto continuano con le loro attività, sognano di aprire nel futuro una mensa popolare e un asilo nido autogestito, e rilanciano le serate fiume con proiezioni non stop fino all’alba. Ovviamente gratuite, «perché ormai anche il cinema è diventato un lusso che non ci possiamo più permettere».
Come lunedì notte anche quella di stasera sarà senza sonno, nell’attesa della celere e nella speranza dell’ennesimo intervento di Santa Insolvenza protettrice. Ma per chi non crede ai miracoli è già partita una petizione online alla quale hanno aderito quasi mille bolognesi. Ma per l’Arcobaleno ogni notte potrebbe essere l’ultima.

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