Manifestazione della Fiom per Fiat e Fincantieri, oggi a Roma. Non sarà un corteo a causa degli scontri di sabato 15. Il sindacato: «Noi contro i violenti»
FIOM Landini invita le forze democratiche in Piazza del Popolo
Manifestazione della Fiom per Fiat e Fincantieri, oggi a Roma. Non sarà un corteo a causa degli scontri di sabato 15. Il sindacato: «Noi contro i violenti»
FIOM Landini invita le forze democratiche in Piazza del Popolo
Una manifestazione per il lavoro e lo sviluppo industriale dell’Italia, contro la cecità del governo ma anche – soprattutto dopo gli scontri del 15 ottobre – contro la violenza e chi esprime il dissenso con le pietre e la distruzione. «Per riconquistare gli spazi della nostra democrazia – come spiega il segretario Fiom, Maurizio Landini – che l’esecutivo vuole ridurre utilizzando fatti gravi come quelli di sabato». Oggi gli operai Fiat e Fincantieri tornano protagonisti, con la manifestazione in Piazza del Popolo (dalle 10 in poi), indetta dopo che il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha impedito i cortei.
Le parole d’ordine sono chiare e senza equivoci, lo slogan è «apertura»: «Roma città aperta» aveva detto Landini parafrasando il celebre film di Rossellini, dove chi protesta va «a volto scoperto e con le mani nude». E ieri il segretario Fiom ha voluto ribadire la netta scelta di campo delle tute blu, tentando anche di stemperare l’ormai inevitabile tensione legata alle dimostrazioni di piazza: «Le adesioni continuano ad arrivare e la manifestazione di piazza del Popolo è aperta a tutti i soggetti che sostengono le nostre lotte, che hanno condannato e condannano gli atti di violenza, a partire da quelli avvenuti il 15 ottobre a Roma».
«Giudichiamo inaccettabile – ha continuato Landini – che a causa degli episodi di violenza che condanniamo con forza, ai lavoratori della Fiat e di Fincantieri che rischiano il posto, sia negato il diritto di manifestare. È evidente il tentativo da parte del governo di utilizzare un fatto grave per impedire le libertà e ridurre gli spazi democratici. Per questo, l’obiettivo è fare di Piazza del Popolo la piazza che riconquista gli spazi della democrazia, dando voce ai lavoratori».
Sul diritto a manifestare, si è espressa anche la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso: «Riteniamo l’ordinanza di Alemanno sbagliata. Non è la strada da seguire – ha detto – Fiom e Cgil sono rispettosi di leggi e regole, ma l’ordinanza è illegittima. Ma finché c’è, la rispettiamo».
Le adesioni sono arrivate unanimi dal fronte della sinistra. Sia il Pd che l’Idv, come la Sel e il Prc saranno in piazza. Per le vertenze Fiat e Fincantieri, spiegano un po’ tutti i leader, ma anche per difendere il diritto a manifestare. «Migliaia di lavoratori e lavoratrici del gruppo Fiat, di Fincantieri, Irisbus e di tante realtà aziendali segnate da cassa, mobilità, precarietà, spesso con partecipazioni unitarie delle Rsu, saranno in piazza insieme a tanti disoccupati e inoccupati, per domandare, in forma non violenta e democratica, lavoro e diritti. Saremo con loro – dice il responsabile economico del Pd Stefano Fassina – Il Pd e il centrosinistra devono saper raccogliere la sfida e declinarla in una credibile alternativa di governo».
«Condividiamo le ragioni della protesta e saremo al fianco dei lavoratori Fiat, dell’indotto e di Fincantieri – dice in una nota il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro – Saremo in piazza anche per difendere il diritto di manifestare, costituzionalmente garantito, che il sindaco Alemanno ha tentato di calpestare con un’ordinanza inaccettabile». Sostegno alla Fiom è arrivato anche dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
«Sel sarà a fianco della Fiom perché, al contrario di quello che dice Marchionne, pensiamo che lo sciopero abbia un senso – afferma Massimiliano Smeriglio, responsabile economia e lavoro del partito guidato da Nichi Vendola – Saremo a Roma anche per riprenderci le nostre piazze, lo spazio pubblico, le strade contro il binomio devastazione-militarizzazione». «Il governo vuole nascondere dietro la questione dell’ordine pubblico i problemi sociali del paese – dice Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista – In piazza avranno la parola gli operai e voglio sperare che abbiano l’attenzione che governo e mass media hanno riservato ai vandali incappucciati».
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BONANNI: «NON SONO D’ACCORDO COI DIVIETI»
«Associare piazze e violenza è sbagliato: ci sono piazze
e piazze», e sul divieto ai cortei «non sono molto d’accordo».
Ha parlato così ieri il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni. Bonanni ha aggiunto che «isolare i violenti è importantissimo», ma «quando la Cisl o altre organizzazioni simili scendono in piazza non ci sono violenze». Contro l’ordinanza Alemanno sui cortei è stata ancor più netta la leader Cgil Susanna Camusso: «È sbagliata – ha affermato ieri – ma finché c’è la rispettiamo»
ANGELETTI: «MENO CORTEI SI FANNO, MEGLIO È»
Di tutt’altra opinione rispetto alla Fiom e alla Cgil (ma anche, evidentemente, rispetto al suo «sodale» segretario Cisl Bonanni)
è il leader della Uil Luigi Angeletti: «Il 28 ottobre manifesteremo
a Roma – ha spiegato ieri – ma senza fare il corteo. A Roma meno cortei si fanno e meno problemi ci sono per i cittadini». La Uil
il 28 ottobre scenderà in piazza per lo sciopero generale del pubblico impiego, indetto da tutte le categorie del settore, con lo slogan: «Sparisce la pubblica amministrazione, sparisce il Paese».
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