Aveva 89 anni. Gestiva una trattoria nel cuore delle cave di marmo. «Come posso servire i discendenti di tanta barbarie?», raccontò nel 2008
Aveva 89 anni. Gestiva una trattoria nel cuore delle cave di marmo. «Come posso servire i discendenti di tanta barbarie?», raccontò nel 2008
MASSA CARRARA – «Qua i tedeschi non entrano». Divenne celebre per questo, Francesco Farsetti, detto Ometto, ex partigiano della Brigata Garibaldi divenuto poi ristoratore che vietava ai turisti tedeschi l’ingresso nella sua trattoria a Bedizzano, nel cuore delle cave di marmo delle Apuane. Farsetti è morto martedì sera a Carrara (Massa Carrara), all’età di 89 anni. «I partigiani delle Apuane, io in testa, fondammo questo ritrovo – disse alla stampa nel 1995 -. E dal 1946 che allontano tutto ciò che sa di tedesco dal locale. Se qualcuno riesce a entrarvi perchè sono impegnato nella semina o a infiascare vino, mi rodo dentro e non ho pace fino a quando non va via. Ma accade di rado, perchè li riconosco al fiuto».
«Ho visto i massacri di gente inerme, compiuti dagli aguzzini delle Ss di Walter Reder, che dalle nostre parti ha combinato sfracelli e orrende rappresaglie – raccontò ancora nel 2008 -. Come posso servire i discendenti di tanta barbarie, i miei morti ammazzati si rivolterebbero nelle fosse comuni dove li avevano scaraventati». Proprio tre anni fa l’unica eccezione, per Digne Meller Marcoviz, fotoreporter di Berlino, anarchica e antinazista dichiarata. I funerali avranno luogo giovedì dalle 15 partendo dalla trattoria con la banda e l’Anpi in prima fila.
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