Il pacifista rampante dei No Tav “Sull’albero ho sognato mio padre”

Blocco del Tgv, 40 denunce. La Digos: tanti bimbi tra i binari .  Vaccaro ha rifiutato corde non naturali per legarsi, non mangia ma accetta di bere acqua 

Blocco del Tgv, 40 denunce. La Digos: tanti bimbi tra i binari .  Vaccaro ha rifiutato corde non naturali per legarsi, non mangia ma accetta di bere acqua 

Se ne sta lassù, venti metri sopra il mondo, abbracciato a un tronco. Seduto sui rami di un cedro per ore e ore, sfidando la pioggia, i fulmini, il freddo e la stanchezza. A oltranza. Un pomeriggio, tutta la notte, un´altra lunga giornata e chissà ancora quanto. Nessuno sa quando scenderà, visto che nemmeno il temporale l´ha scoraggiato. Turi Vaccaro, ex operaio Fiat di 57 anni, compositore di versi e seguace delle filosofie orientali, personaggio leggendario nel movimento pacifista e non violento, da due giorni ha scelto un albero per protestare «contro il silenzio dei media sullo sciopero della fame».
Ieri ha fatto arrivare un suo messaggio, dopo che i vigili del fuoco hanno cercato di farlo scendere dall´albero dentro il sito della Maddalena a Chiomonte. Momenti di tensione. «Tre giorni senza acqua sull´albero potrei stare, ma non dormo che un dormiveglia», dice. E aggiunge: «Ieri notte ho sognato mio padre e mia sorella. Vedrò stanotte se ce la faccio. Se pioverà forte forse scenderò». E poi un messaggio ai pompieri che hanno cercato di farlo scendere: «Se userete la violenza io farò resistenza passiva, ma non vi farò del male. Non sono qui per i giornalisti, ma per i politici. Finché loro minacciano di prendermi non mi lego».
Lo scorso 27 giugno, da solo, a torso nudo, sventolando dell´aglio, per qualche minuto aveva costretto alla retromarcia la benna che stava abbattendo i blocchi dei No Tav alla Maddalena.
Giovedì invece ha scalato un albero, trasformandolo in un pulpito per lanciare il suo messaggio, ovvero che la Tav, «manifesto futurista di tecnologia e velocità, è qualcosa che va “contronatura” e distrugge l´ambiente». Per salire lassù, ha violato il cantiere, all´interno dell´area recintata, e soprattutto ha ignorato gli inviti a scendere delle forze dell´ordine. Il suo corpo è stato a lungo legato al tronco in modo precario, con una coperta. Turi in un primo momento aveva infatti rifiutato corde e moschettoni, perché erano «prodotti con sostanze non naturali»: gli erano stati sporti dai vigili tramite un braccio meccanico. Aveva preso invece un pile, dei calzini e una bottiglietta d´acqua, e nel pomeriggio di ieri aveva accettato la corda, fatta di fibre di canapa, sporta dalla polizia. Già nella notte era dovuto scendere di alcuni rami a causa del vento e della stanchezza. Un altro manifestante, A. L., torinese di 36 anni, che poco prima della mezzanotte di venerdì era entrato nell´area recintata e si era arrampicato sull´albero per portargli acqua, era stato denunciato a piede libero per inosservanza di provvedimento dell´autorità giudiziaria.
I lavori nel cantiere, ieri, sono tuttavia proseguiti comunque, mentre Turi rimaneva sul suo albero, e una cinquantina di persone, secondo la polizia, continuava la protesta lungo la rete di recinzione insieme ad altri due attivisti No Tav, da due giorni incatenati vicino al cancello all´altezza della centrale elettrica. In mattinata un´altra manifestazione di fronte all´ospedale di Susa, davanti al monumento degli Alpini. I manifestanti, soprattutto donne, hanno appeso un cartello a un albero per spiegare la scelta di privarsi del cibo.
Sono 40 le persone denunciate dalla Digos per aver occupato, giovedì sera, i binari della stazione di Condove – Chiusa S. Michele bloccando così per tre ore e mezza il treno Tgv che collega Parigi a Torino: l´accusa per loro è di interruzione di pubblico servizio. Fra di loro c´erano anche molti bambini. Nel visionare i filmati, con l´aiuto della polizia scientifica, gli agenti hanno quindi dovuto anche vagliare la posizione dei genitori che li avevano portati sui binari a manifestare: i 40 denunciati sono, secondo la Digos, tutti abitanti della Val Susa.

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