Gli «Indignati» provano a riprendersi la Puerta del Sol. Incidenti e feriti

MADRID.  Una ventina di persone, fra le quali 7 poliziotti, sono rimaste ferite nella serata di giovedì a Madrid nel corso di scontri fra manifestanti «indignados» e forze di polizia di fronte al ministero dell’Interno. Questa almeno la versione ufficiale delle forze di sicurezza.

MADRID.  Una ventina di persone, fra le quali 7 poliziotti, sono rimaste ferite nella serata di giovedì a Madrid nel corso di scontri fra manifestanti «indignados» e forze di polizia di fronte al ministero dell’Interno. Questa almeno la versione ufficiale delle forze di sicurezza. I rappresentanti del movimento M15 accusano invece la polizia, che ha impedito per il terzo giorno consecutivo l’accesso alla piazza di Puerta del Sol a Madrid per evitare che la protesta si reinstallasse nel luogo divenuto un simbolo dell’«indignazione» che ha scosso la capitale spagnolo a partire dal maggio scorso. I ragazzi questa volta si sono indignati anche per l’assurdo divieto della polizia, che è stato motivato con l’imperativo di aumentare il livello di sicurezza in vista della Giornata mondiale della gioventù e dell’arrivo in città di Benedetto XVI. Diverse centinaia di manifestanti si sono quindi raccolti in serata davanti ai cordoni dei poliziotti in assetto anti-sommossa gridando «vergogna, vergogna» e «il popolo unito non sarà mai vinto». Quindi la folla, non riuscendo a riconquistare la Puerta del Sol si è diretta verso il centro città e ha più volte bloccato la circolazione sedendosi in mezzo alla strada. Più tardi sono avvenute le cariche davanti al ministero dell’Interno, che hanno disperso con le maniere forti i dimostranti. Il quotidiano El Pais riporta la notizia di tre fermi effettuati tra i manifestanti. Ma a questi va aggiunto un arresto eccellente: si tratta del reporter Gorka Ramos, che stava raccontando la giornata e gli incidenti in corso attraverso Twitter, per conto del sito lainformacion.com. Un immagine di Ramos con il volto sanguinante che viene trascinato in caserma è stata diffusa ieri. L’uomo veniva dato in carcere, senza la possibilità di sentire famigliari e legali.
Le agitazioni di questi giorni continuano a puntare il dito contro le misure di austerità imposte ai settori più deboli e precari della società spagnola e contro la gestione della crisi economica da parte del governo Zapatero.

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