Duecento No Tav bloccano il Tgv a Condove

  Il treno regionale passa, il Tgv no. Così quasi trecento attivisti No Tav, che ieri sera si sono riuniti a Condove, hanno bloccato il convoglio diretto a Torino ieri sera. «Una prima risposta della firma del contratto alla ditta Martina che proseguirà  il lavoro delle recinzioni a Chiomonte dopo il fallimento della Italcoge», dicono i No Tav. E aggiungono: «Così dimostriamo che il treno veloce già  collega Torino e Lione e una nuova linea è completamente inutile».

  Il treno regionale passa, il Tgv no. Così quasi trecento attivisti No Tav, che ieri sera si sono riuniti a Condove, hanno bloccato il convoglio diretto a Torino ieri sera. «Una prima risposta della firma del contratto alla ditta Martina che proseguirà  il lavoro delle recinzioni a Chiomonte dopo il fallimento della Italcoge», dicono i No Tav. E aggiungono: «Così dimostriamo che il treno veloce già  collega Torino e Lione e una nuova linea è completamente inutile».
Ieri mattina due militanti si sono legati con una lunga corda blu al cancello della centrale Enel, proprio all´ingresso dell´area della Maddalena. Sono il valsusino Stefano Milanesi, di Bussoleno, e il giovane attivista milanese Nicola Arboscelli. Dopo due settimane di digiuno a staffetta, i due sono approdati a Chiomonte per fare lo sciopero dalla fame, della sete e anche della parola. Oltre alla rinuncia di cibo e acqua, a turno, hanno deciso di non aprire bocca, comunicando con la gente e le forze dell´ordine soltanto attraverso bigliettini scritti a mano.
Arboscelli si è astenuto dall´acqua, Milanesi ha invece iniziato lo sciopero del cibo. Con loro partecipa al digiuno anche il pacifista Turi Vaccaro, che però non si è legato ai cancelli. Le richieste dei digiunanti No Tav sono essenzialmente tre: la «fine della presenza militare sul territorio», l´immediata cessazione «dell´utilizzo dei gas sulla popolazione e sulla natura» e l´apertura di un tavolo con le autorità, per avviare un confronto serio sul progetto. I due sciopereranno ad oltranza. Le forze dell´ordine hanno deciso di non intervenire per sgombrare il cancello. Oggi, vicino al monumento agli alpini di fronte all´ospedale di Susa, i No Tav allestiranno un presidio dalle 8 alle 24 (in occasione della festa patronale della città), alla presenza dei due digiunanti. Domenica l´obiettivo è tornare alla baita della Valle Clarea per riaprire il presidio dopo che sono ricominciati i lavori al cantiere della Maddalena.

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