Strasburgo: «Vittime G8 ancora senza giustizia»

Genova dieci anni dopo
La Corte di Strasburgo: «Troppo lenta la risposta alle violazioni». Agnoletto: «Allontanate i responsabili dalla polizia». Oggi la cittadinanza onoraria a Mark Coldell, il giornalista pestato nella notte della Diaz.

Genova dieci anni dopo
La Corte di Strasburgo: «Troppo lenta la risposta alle violazioni». Agnoletto: «Allontanate i responsabili dalla polizia». Oggi la cittadinanza onoraria a Mark Coldell, il giornalista pestato nella notte della Diaz.

Giustizia, macchia intollerabile, dimissioni dalla polizia degli alti dirigenti coinvolti, un gesto di scusa, il richiamo della corte di Strasburgo: «Troppo lenta l’Italia e gli altri paesi europei nel rimediare alle violazioni». Dieci anni dopo la richiesta è la stessa: chiarezza politica e umana, assunzione di responsabilità da parte dello Stato per quella «macchia intollerabile» (Amnesty) nella storia dei diritti umani in Italia. Vittorio Agnoletto, portavoce del Genoa Social Forum, chiede che «i dirigenti condannati vadano via dalla polizia», ma si rivolge anche al presidente Napolitano, garante della Costituzione. «Il procuratore generale di Genova ha ricordato, qualche giorno fa ha aggiunto Agnoletto che nessuna autorità dello Stato ha mai chiesto scusa» alle vittime della violenza istituzionale a Genova nel luglio 2001. «Sarebbe un atto estremamente importante nel pieno rispetto dei valori costituzionali e potrebbe contribuire ad attutire il dolore di una ferita ancora aperta».
A Genova, nel decennale, c’è anche Mark Covell, a cui oggi il sindaco Marta Vincenzi conferirà la cittadinanza onoraria. Mark, giornalista britannico, era in strada, uscito dalla Diaz quando fu massacrato di botte. Restò in ospedale 12 giorni fra la vita e la morte. È emozionato alla notizia della cittadinanza che gli viene conferita perché «subì gravi danni personali mentre svolgeva i propri compiti di informazione giornalistica come inviato di Indimedia Uk, network on line di informazione alternativa, rete di giornalisti volontari che per prima ha usato Internet come mezzo di informazione sulle campagne di protesta organizzate nel mondo». «Voglio giustizia, dice questa esigenza mi ha tenuto in piedi e mi ha impedito di rassegnarmi». «Genova aggiunge è stata molto gentile con me. Però occorre segnalare che nessun poliziotto delle vicenda Diaz è stato sospeso, nessuna delle numerose vittime è stata risarcita». Mark è preoccupato perché il suo processo non fa passi avanti e «senza progresso andrà tutto in prescrizione».
Il momento clou delle manifestazioni per ricordare il G8 sarà sabato, con il corteo che attraverserà la città. Giovedì, anniversario dell’irruzione della polizia nella scuola Diaz, ci sarà una fiaccolata con partenza da piazza Matteotti.
Il decennale non vuole solo ricordare, vuole essere anche la dimostrazione che quel movimento, ferito e messo a tacere, è vivo ed ha portato avanti in questi anni battaglie che hanno dato i loro frutti, a cominciare dai risultati referendari sull’acqua e sul nucleare. Incontri, convegni, mostre, presentazioni di libri, avranno come filo conduttore la democrazia economica, la partecipazione, i diritti, il lavoro. Per informazioni e ospitalità il sito di riferimento è www.genova2011.org/.

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