Prossimo fronte: Giaglione

I No Tav decisi ad avvicinarsi all’area vera del cantiere.  Neanche ad agosto i ribelli valsusini rinunceranno a blitz e cortei contro il supertreno

I No Tav decisi ad avvicinarsi all’area vera del cantiere.  Neanche ad agosto i ribelli valsusini rinunceranno a blitz e cortei contro il supertreno

CHIOMONTE – La protesta contro la linea Torino-Lione non va in ferie. Chiuso il campeggio, rimane il presidio permanente e per agosto il movimento a messo a punto un calendario di incontri e concerti. Nuove marce? «Vedremo». Altri blitz? «Probabili». Chi immagina che i No Tav vadano in vacanza si sbaglia. E ci saranno occasioni anche di scontri attorno al cantiere. Al questore Aldo Faraoni che dopo il corteo pacifico di ieri auspica una «nuova fase» il movimento risponde in maniera netta. «Decidiamo noi le regole di ingaggio», dice Luigi Casel. «Decidiamo noi quando si deve andare alle reti o quando si devono portare le famiglie in mezzo ai boschi».
Agosto sarà il mese che però permetterà a tutti di riorganizzarsi. In primis ai No-Tav, dopo due mesi di scontri, iniziati a maggio, tra occupazione dell´area della Maddalena, sgombero e guerriglia settimanale. E´ l´occasione per tirare il fiato, senza far scendere troppo l´attenzione, cercando di spostare il fronte da Chiomonte (la zona della centrale elettrica) verso Giaglione e la vera area di cantiere. «E´ lì che vogliono scavare la galleria da settembre ed è lì che andremo». Si partirà con un presidio bis in Val Clarea, nella zona dove non sono ancora comparse le reti alte tre metri. Ed è in questa zona che si sposterà il fronte.
Anche le forze dell´ordine dovranno riorganizzarsi. Probabile un cambiamento della geometria dell´area presidiata nei prossimi giorni, quando il prefetto Alberto Di Pace prolungherà il decreto di sequestro della zona. Polizia e carabinieri dovrebbero arretrare dalla centrale elettrica di Chiomonte lungo la strada dell´Avanà, lasciando libere le vigne. Contemporaneamente, a meno di intoppi nell´iter di esproprio dei terreni, si allargherà via via l´area controllata sotto i viadotti dell´autostrada A 32. Proprio verso Giaglione, proprio dove i No Tav vogliono riaprire il presidio della vecchia baita.
Le recinzioni si allargheranno a patto che non ci siano intoppi con gli espropri. A settembre dovrebbero partire gli scavi, in maniera tradizionale, per creare il cunicolo dove posizionare la talpa, a partire da gennaio, per realizzare il cunicolo esplorativo. E sul piano politico il 4 agosto il Cipe dovrebbe approvare in via definitiva il nuovo progetto, mentre il 21 settembre ci sarà una nuova conferenza intergovernativa Italia-Francia per firmare l´accordo sul nuovo tracciato e sulla divisione delle risorse tra i due Stati.
Passaggi che non sfuggono ai No Tav. E l´idea del movimento è quella di mantenere e rafforzare la presenza attorno al sito della Maddalena in Valle, lanciando però allo stesso tempo una campagna di contro-informazione e di iniziative per allargare la rete. E il centro di tutto sarà Torino. Primo appuntamento? Un convegno internazionale tra fine agosto e settembre sulle opere inutili nel mondo. In testa la Tav Torino-Lione.

0 comments

Leave a Reply

Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Sign In

Reset Your Password