Il gendarme Atene ferma la «Dignité»

NAVI DI PACE
Niente da fare anche per l’unica delle navi della Freedom Flotilla 2 «Stay Human» sfuggita al divieto delle autorità  di Atene di salpare per la Striscia di Gaza dove avrebbero dovuto sfidare il blocco navale israeliano.
 La guardia costiera greca ha intercettato anche l’imbarcazione francese «Dignitè-al Karama», individuata mentre stava facendo rifornimento di carburante in un piccolo porto dell’isola di Creta. Il battello poi è stato rimorchiato verso il porto più grande di Sitia, sulla stessa isola. Ma non è finita, la Flotilla 2 è solo sospesa. Gli organizzatori intendono fare causa al governo greco, responsabile di palesi violazioni delle leggi e disposizioni internazionali in materia di navigazione. E chiedono la restituzione immediata delle navi, ora ferme nei porti greci, che potrebbero essere utilizzate per futuri tentativi di raggiungere Gaza. «Sino a quando la Striscia rimarrà  sotto assedio e una prigione a cielo aperto, non cesseremo per un solo attimo di organizzare iniziative a sostegno della popolazione palestinese», ha detto al manifesto una portavoce della Freedom Flotilla Italia. Peraltro, pur seguita a vista dalle motovedette di Atene, pronte ad intervenire, ieri era in navigazione lungo le coste greche il battello greco-norvegese Juliano a conferma che gli attivisti internazionali non rinunciano all’idea di portare a termine la loro missione.
La Dignité-al Karama era all’ultima tappa prima di fare rotta su Gaza. Il piccolo yacht, con a bordo una dozzina di attivisti, parlamentari e giornalisti, era riuscito a eludere la sorveglianza delle autorità  greche ma ha dovuto approvvigionarsi di acqua e carburante per poter proseguire il viaggio. Nel porticciolo di Ormos Kouremenos, nella parte orientale dell’isola di Creta, una vedetta militare della marina greca si è avvicinata all’imbarcazione francese ha chiesto al comandante di poter vedere i documenti e, di fronte alla mancanza di un permesso, l’ha bloccata. Ma il pugno di ferro israeliano e la complicità  greca non possono spegnere il dibattito internazionale sull’assedio di Gaza. Alcuni parlamentari italiani, tra i quali Vincenzo Vita (Pd), hanno presentato una interrogazione al ministro degli affari esteri Franco Frattini per chiedere spiegazioni sull’atteggiamento della Grecia, un paese dell’Ue, che contro la Flotilla 2 ha fatto riferimento all’articolo 128 del Codice Navale che si applica solo in caso di guerra o di crisi internazionale e non sulla base del blocco israeliano di Gaza.

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