Una video-lettera al neo-sindaco di Milano. Il leader di Sel chiarisce: «Solo un incidente lessicale»
Una video-lettera al neo-sindaco di Milano. Il leader di Sel chiarisce: «Solo un incidente lessicale»
MILANO – Nichi Vendola ammette di aver sbagliato a parlare, a proposito della «bella vittoria di Milano», di una città «espugnata». Ma rivendica «con orgoglio» l’appello rivolto ai «fratelli Rom e musulmani». Il leader di Sel invia una video-lettera al sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che lo aveva bonariamente rimproverato dopo il comizio finale delle amministrative. «Solo l’emozione- dice Vendola nel video – mi ha indotto a usare il verbo espugnare per la bella vittoria di Milano. Non dovevo dirlo. Liberare era ed è il verbo giusto, non espugnare».
INCIDENTE LESSICALE – «Ma su questo incidente lessicale- aggiunge Vendola – si sta giocando una partita sporca. Perchè per nulla al mondo io sono disposto a considerare ebbre le parole di fraternità nei confronti di ogni essere umano. Sono orgoglioso di aver parlato ai miei fratelli e sorelle Rom e ai miei fratelli e sorelle musulmani. La fraternità è per me un bene non negoziabile, senza questo punto di riferimento non ha senso più nulla». Il leader di Sel aggiunge rivolto al neo-sindaco di Milano: «Tra coloro che mi hanno insegnato a disegnare orizzonti nuovi in cui centrale è il primato dei volti e non dei voti, ci sei tu caro Giuliano. E questo legame non sarà minimamente scalfito nei giorni delle vittorie. C’è chi ha interssse a farlo, c’è chi ci prova, ma non c’è parola opaca che possa inquinare la prosa, anche quella silenziosa, dell’amicizia».
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