Tensione e tafferugli davanti alla Camera esplode bomba carta, cariche della polizia

Lanci di uova, pomodori e un grosso petardo hanno segnato la manifestazione dei Cobas della scuola in piazza Montecitorio mentre il presidente del Consiglio parlava in Aula. urla di "Dimissioni, dimissioni". Le forze dell'ordine sono entrate in azione


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Tensione e tafferugli davanti alla Camera. Esplode bomba carta, cariche della polizia

Tensione e tafferugli davanti alla Camera esplode bomba carta, cariche della polizia

Tensione e tafferugli davanti alla Camera esplode bomba carta, cariche della polizia

Lanci di uova, pomodori e un grosso petardo hanno segnato la manifestazione dei Cobas della scuola in piazza Montecitorio mentre il presidente del Consiglio parlava in Aula. urla di “Dimissioni, dimissioni”. Le forze dell’ordine sono entrate in azione

Tensione e tafferugli davanti alla Camera esplode bomba carta, cariche della polizia

Lanci di uova, pomodori e un grosso petardo hanno segnato la manifestazione dei Cobas della scuola in piazza Montecitorio mentre il presidente del Consiglio parlava in Aula. urla di “Dimissioni, dimissioni”. Le forze dell’ordine sono entrate in azione

Qualcuno grida “dimissioni” rivolto al premier Silvio Berlusconi che stava svolgendo la sua informativa in aula. Le camionette di polizia e carabinieri si sono mosse e c’è stato un accenno di intervento delle forze dell’ordine in assetto antisommossa quando alcune transenne di protezione sono state abbattute.

Le forze dell’ordine, senza arrivare ad una carica vera e propria, sono entrate nello spazio dei manifestanti che continuavano a tirare oggetti, frutta e qualche uovo contro il palazzo. I poliziotti hanno riportato l’ordine mentre diversi fra quelli che protestavano urlavano “dimissioni” e “vergogna”. 

I manifestanti, circa 150, si sono mossi verso largo Argentina e stanno percorrendo corso Vittorio Emanuele verso il Lungotevere. Traffico in tilt. 

I precari della scuola e dell’università hanno poi inscenato una protesta anche a ridosso del Senato. Dopo essere passati sotto il ministero della Pubblica amministrazione in corso Vittorio, sono risaliti verso Palazzo Madama percorrendo via del Teatro Valle finché sono stati bloccati da uno sbarramento della polizia in coicindenza di piazza Sant’Eustachio a ridosso di Palazzo Carpegna che fa capo al Senato.

Una camionetta impediva il passaggio a un centinaio di manifestanti che si sono limitati a urlare “Vergogna”, “Dimissioni”, “Scuola libera”. La protesta è durata qualche minuto e poi i manifestati hanno fatto marcia indietro passando sotto il Teatro Valle da dove altri precari hanno esposto striscioni e bandiere. Anche qui a sbarrare la strada un cordone di forze dell’ordine in tenuta antisommossa. 

Poi i manifestanti hanno lasciato via del Teatro Valle e si sono di nuovo diretti verso Montecitorio. “Abbiamo ottenuto l’autorizzazione a ritornare in piazza Montecitorio”, hanno spiegato i precari. In testa al corteo un grosso striscione con su scritto “Roma bene comune” e il simbolo del Colosseo. In piazza anche il senatore Idv Stefano Pedica che ha affermato: “Il diritto di manifestare deve essere riconosciuto perciò mi sono fatto garante per far ottenere l’autorizzazione”.

La nota dei sindacati.
I sindacati di base stanno manifestando davanti a Montecitorio da ieri pomeriggio a sostegno dei precari della pubblica amministrazione dopo gli “insulti di Brunetta” che, sostengono, “hanno avuto il merito di riportare all’attenzione dei media e della politica la questione del precariato nel pubblico impiego”. “I precari – sostiene la nota dell’Usb che lancia l’iniziativa – non ci stanno più a fare i comprimari, le vittime sacrificali destinate a pagare i costi della crisi.

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