Marco Pannella ha sospeso lo sciopero della sete, dopo la lettera che gli ha inviato Giorgio Napolitano, in cui il presidente della Repubblica lodando la sua battaglia per denunciare lo stato delle carceri lo invitava a «desistere da forme estreme di protesta».
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Sospeso lo sciopero della sete Al via la proposta: senatore a vita

Marco Pannella ha sospeso lo sciopero della sete, dopo la lettera che gli ha inviato Giorgio Napolitano, in cui il presidente della Repubblica lodando la sua battaglia per denunciare lo stato delle carceri lo invitava a «desistere da forme estreme di protesta».

Marco Pannella ha sospeso lo sciopero della sete, dopo la lettera che gli ha inviato Giorgio Napolitano, in cui il presidente della Repubblica lodando la sua battaglia per denunciare lo stato delle carceri lo invitava a «desistere da forme estreme di protesta».

Stamattina il «padre nobile» dei Radicali, 81 anni, dopo aver annunciato lo stop allo sciopero della sete si è imbarcato per Tunisi dove lo attendeva una riunione per la preparazione del Consiglio internazionale dei Radicali. Intanto continuano a crescere le firme di adesione alla battaglia nonviolenta di Pannella, «esplose» dopo la prima pagina dedicatagli dal manifesto: ieri hanno aderito tra gli altri Franco Battiato, Luigi Ciotti, Dario Fo e Franca Rame. E intanto riparte l’idea di provare a far nominarlo senatore a vita. Lo ha proposto ieri Gilberto Casciani, della lista Polverini e presidente della Commissione affari Comunitari della Regione Lazio, ma anche presidente dell’associazione Italia Viva. Hanno già aderito all’iniziativa Mario Baccini, presidente dei Cristiano Democratici del Pdl: ««Pur non condividendo, da cattolico impegnato, molte delle battaglie politiche portate avanti da Marco Pannella, a lui va riconosciuto il tributo per l’onestà intellettuale e la forza democratica di cui uno stato laico non può privarsi».

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