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Santo e bevitore del Bronx ecco cristo secondo frey

Dopo le polemiche negli Usa, esce “L’ultimo testamento della Sacra Bibbia”. È descritto come un tipo tranquillo un ragazzo bianco in boxer e T-shirt, con il telefono in mano I commenti si sono divisi: da capolavoro a inutile provocazione

Dopo le polemiche negli Usa, esce “L’ultimo testamento della Sacra Bibbia”. È descritto come un tipo tranquillo un ragazzo bianco in boxer e T-shirt, con il telefono in mano I commenti si sono divisi: da capolavoro a inutile provocazione

Non era niente di speciale. Solo un ragazzo bianco. Un ragazzo bianco come tanti». Gesù Cristo è tornato e vive nel Bronx a New York. È l´unico «con la pelle trasparente» in un palazzo di portoricani, «sta sulla porta del suo appartamentino con addosso un paio di boxer e una T-shirt. Il telefono in mano». È un tipo tranquillo, «tranne quando va fuori nei week end a bere». Gesù Cristo è tornato. A scriverlo è James Frey e la polemica è scontata ancor prima che inevitabile, visti i precedenti. 
L´autobiografia, che lo fa conoscere, In un milione di piccoli pezzi, cronaca accurata della sua discesa e risalita dal pozzo dei vizi (alcol e droga come se piovesse), prima è diventata un caso editoriale, «una frenetica ed elettrizzante descrizione dell´esperienza umana», tanto per citare il New Yorker. Poi si è trasformata in un caso (imbarazzante) e basta. Con lo scrittore costretto ad ammettere di aver colorito un po´ la storia, aggiungendo qua e là qualche spruzzata di pura fantasia. Dettagli presi non molto bene da critica e pubblico. 
Ma le polemiche sono il mare dove nuota Frey. Lo caricano, gli consentono di andare oltre il ruolo di scrittore, di mettere in scena vere e proprie performance. E a Newsweek nei giorni scorsi dice candidamente: «I miei libri sono un misto di fantasia e realtà». Ora il problema sarà separare realtà e fantasia nella sua nuova creatura: L´ultimo testamento della Sacra Bibbia (che arriva in Italia edito da Guanda, pagg. 320, euro 18). Dove il protagonista è questo strano Gesù Cristo. I commenti si sono equamente divisi: da capolavoro a inutile provocazione, le critiche hanno coperto la consueta gamma di definizioni. Con tanto di proteste in strada da parte degli integralisti religiosi vicini alla destra americana più puritana e conservatrice.
In realtà, il Cristo di Frey non è così provocatorio come appare e nemmeno tanto originale. Dove vivrebbe il Messia oggi? Di chi si prenderebbe cura? Sono domande classiche e piuttosto comuni in quell´impasto di cultura (basso) pop che ama mettere insieme in un bizzarro fritto misto Ghandi e Che Guevara approdando appunto a Gesù. 
L´idea, poi, non è così originale neppure nella letteratura contemporanea. Dieci anni fa, uno scrittore australiano Andrew Masterson trasformò Gesù in uno stralunato detective privato, pusher tossicodipendente animato da una notevole frenesia sessuale. Due libri: Gli ultimi giorni e Il secondo avvento (usciti da Marsilio) fatti apposta per mettere a dura prova la pazienza dei credenti. «Sono assolutamente sgradevole. Odioso, osceno, colmo di pensieri lussuriosi», dice di sé il protagonista. Per poi aggiungere a scanso di equivoci: «Ho 33 anni, come ogni scolaretto sa. Ho 33 anni da quasi due millenni».
Ma a discolpa di Frey va detto che nel suo libro la provocazione non è fine se stessa. Il gioco alla fine regge all´urto dei titoli scandalistici e va al di là della voglia di stupire e suscitare polemiche. Probabilmente suo malgrado, la narrazione esce indenne dalla corsa a ostacoli dei veleni e corre veloce sulle gambe della letteratura: quella migliore. Ben Zion, così si chiama l´attore principale, ha qualcosa di speciale, si muove tra gli uomini con leggerezza e ironia. Predilige – va da sé – gli ultimi e di solito quando li incontra dopo un po´ li tocca o li bacia (non proprio castamente) e per loro niente sarà più come prima.
Una vita sottosopra. Le voci dei “convertiti” si inseguono capitolo dopo capitolo, come se fosse un lungo flashback. Una ricostruzione giornalistica, che mette in fila i testimoni dell´inchiesta. Una sfilata davanti al giudice (universale). Tutti parlano di Ben. Tutti raccontano quello che ha fatto per loro. E di come lo ha fatto. Con una potenza calma che sembra vincere ogni resistenza. Anche quella del lettore. A un certo punto ti distrai, ti fai prendere dalla storia e pensi che Gesù Cristo è davvero tornato e che vive nel Bronx. È solo un attimo. Ma è sufficiente per dimenticarsi delle polemiche e godersi un buon libro.

 

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