«Il sovraffollamento, se c'è e nella misura in cui c'è, è chiaro che è un problema serio per coloro che sono nelle carceri e comunque per la società  intera quindi bisogna affrontarlo, ma non da oggi certamente. Questo problema ricorre, è ricorrente». Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova.
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Monsignor Bagnasco: «Sovraffollamento problema serio» Palamara (Anm): «Serve al più presto una riforma»

«Il sovraffollamento, se c’è e nella misura in cui c’è, è chiaro che è un problema serio per coloro che sono nelle carceri e comunque per la società  intera quindi bisogna affrontarlo, ma non da oggi certamente. Questo problema ricorre, è ricorrente». Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova.

«Il sovraffollamento, se c’è e nella misura in cui c’è, è chiaro che è un problema serio per coloro che sono nelle carceri e comunque per la società  intera quindi bisogna affrontarlo, ma non da oggi certamente. Questo problema ricorre, è ricorrente». Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova.

Secondo il cardinale Bagnasco, decidere quali misure concrete vadano adottate «è compito di chi ha in mano le cose, conosce le situazioni, le prospettive e le risorse. Bisogna avere i dati precisi per queste cose». Sullo sciopero che Marco Pannella sta facendo proprio per attirare l’attenzione sulla condizioni delle nostre carceri, è invece intervenuto ieri il presidente dell’Anm Luca Palamara: «L’iniziativa di Marco Pannella solleva un problema serio, un problema che più volte è stato sollevato anche dall’Anm, ovvero il problema delle riforme di cui necessita la Giustizia. Riforme che riguardano la lentezza dei processi, la farraginosità delle procedure e anche il gravissimo problema del carcere», ha detto Palamara nel corso della rubrica Radiocarcere, in onda su Radio radicale. «Altro merito» che secondo Palamara va riconosciuto al leader dei radicali da due giorni ricoverato in ospedale a seguito del suo sciopero della fame e della sete, sta nel fatto che «Pannella è uno dei pochi politici a sollevare tale grave questione e a farlo in termini concreti. Purtroppo abbiamo perso tre anni a parlare di temi come intercettazioni, lodo Alfano e processo breve, tutti argomenti che sono distanti dai problemi seri della giustizia. Anche da questo punto di vista – conclude il presidente dell’Anm – va riconosciuto a Pannella il merito di accendere l’attenzione su problemi reali e concreti».

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