La polizia maltratta un’ambulante E in città  esplode la sommossa

ZENGCHENG (GUANGDONG) – Migliaia di agenti antisommossa presidiavano ieri sera la città  industriale di Zengcheng, nel Guandong, dove domenica la milizia aveva faticato per riprendere il controllo di una vera e propria sommossa scoppiata venerdì.

ZENGCHENG (GUANGDONG) – Migliaia di agenti antisommossa presidiavano ieri sera la città  industriale di Zengcheng, nel Guandong, dove domenica la milizia aveva faticato per riprendere il controllo di una vera e propria sommossa scoppiata venerdì.

Quel giorno alcuni agenti di sicurezza hanno maltrattato una venditrice ambulante, incinta, e l’episodio ha fatto scoppiare un malcontento rpofondo che covava, a cui concorrono diversi elementi: dai prezzi degli alimentari e delle case, che continuano a salire, alla corruzione di funzionari locali. Così Zengcheng, città di lavoratori migranti, è scoppiata. Foto e video diffusi con i telefonini dagli abitanti mostrano folle infuriare che incendiano uffici governativi, rovesciano veicoli della polizia, e si scontrano con migliaia di poliziotti. La rivolta e gli scontri sono proseguiti per tutto il fine settimana. Nei video si vede anche la polizia usare lacrimogeni e presidiare le strade con blindati. Ieri sera la città era calma e semideserta, a parte migliaia di poliziotti.

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