Sono persone curiose, che non accettano di non poter mettere le mani sulle cose. Reclamano la libertà  di smontare tutto, per poi rifarlo o semplicemente per capire come funziona. Credono nella libertà , nella condivisione e non amano i sistemi chiusi. à‰ la definizione che danno di se stessi gli hacker, gli smanettoni del computer che venerdì 24 giugno si daranno appuntamento a Firenze per il tredicesimo incontro annuale dell'underground digitale italiano. ">

Hackmeeting e l’apocalisse digitale

Sono persone curiose, che non accettano di non poter mettere le mani sulle cose. Reclamano la libertà  di smontare tutto, per poi rifarlo o semplicemente per capire come funziona. Credono nella libertà , nella condivisione e non amano i sistemi chiusi. à‰ la definizione che danno di se stessi gli hacker, gli smanettoni del computer che venerdì 24 giugno si daranno appuntamento a Firenze per il tredicesimo incontro annuale dell’underground digitale italiano.

Sono persone curiose, che non accettano di non poter mettere le mani sulle cose. Reclamano la libertà  di smontare tutto, per poi rifarlo o semplicemente per capire come funziona. Credono nella libertà , nella condivisione e non amano i sistemi chiusi. à‰ la definizione che danno di se stessi gli hacker, gli smanettoni del computer che venerdì 24 giugno si daranno appuntamento a Firenze per il tredicesimo incontro annuale dell’underground digitale italiano. Tre giorni di seminari, laboratori e libero scambio di saperi a cui è invitato anche chi non sa nulla di informatica, visto che la forma mentis dell’hacker non è ristretta all’ambito del software: “Si può essere spinti dallo stesso istinto creativo in ogni campo dell’esistente”, assicurano gli organizzatori.

Negli spazi del centro sociale nEXt Emerson, in via di Bellagio 17, si parlerà di intelligenza artificiale, robotica e free software, ma anche di mediattivismo, accessibilità del web e precariato. L’ospite principale della tre giorni sarà il pioniere del free software e fondatore del progetto Gnu Richard Stallman, con un intervento critico sul cloud computing: la nuova frontiera del mondo digitale mainstream, che ovviamente non convince i più scafati hacker: “È un’idea vecchia fatta passare per innovazione: i primi computer funzionavano già con un terminale da cui ti collegavi al cervello dove erano custodite le informazioni – spiegano gli organizzatori del meeting – Ora per di più affidi i dati ad entità commerciali che non lo fanno certo per il tuo bene: il problema della privacy è il più evidente, praticamente gli regali i tuoi dati. Ma c’è anche la questione dell’accesso all’informazione, che rischia di essere condizionato dalle decisioni di corporation sempre più grandi che non lasciano spazio ai piccoli soggetti”. In cima alla lista ci sono i social network, sempre più potenti nell’universo web: “Vengono quotati in borsa al doppio del loro valore reale, il primo è stato Linkedin. Perchè? È un meccanismo che ricorda la bolla delle dot com degli anni ’90”. E visto che conoscere il passato serve a prevedere il futuro, sabato alle 14 l’Hackmeeting ripercorrerà la propria storia “dalle BBS agli Hacklab”, a partire dal primo raduno, nel 1998, sempre a Firenze, che venne trasmesso in streaming da Radio Cybernet, la prima webradio italiana, che da allora non ha mai mancato a un appuntamento e sarà presente anche quest’anno insieme al suo fondatore.

Sui tavoli dello spazio laboratori, “raggruppamenti di strani esseri quasi umani che spippolano, smontano, smanettano, saldano e arrotano strambi e buffi oggetti”, daranno dritte sui software per costruire apparecchi radio, ma potrebbe anche parlare dei suoi ultimi studi sull’obsolescenza programmata, di come le cose vengano costruite per non durare, tramite un chip che alla data di scadenza le fa semplicemente smettere di funzionare, per costringere le persone a tornare nei negozi. Potrebbe succedere, oppure no.

Durante l’Hackmeeting gli imprevisti sono ben accetti e chi riesce a condensare il suo intervento in dieci minuti potrà esprimersi semplicemente salendo sul piccolo palco del “10 minutes free speech corner”, altrimenti chiunque può proporre seminari e il programma è in continuo aggiornamento. Tra gli incontri confermati e da non perdere, il corso su robotica e free software di blackflag sabato 25 alle 18, la presentazione del progetto di alfabetizzazione informatica in Marocco alle 16, istruzioni Nerd per lo sciopero precario alle 21, quello sull’agenzia di stampa autarchica Marta alle 23, venerdì 24 alle 18 il seminario sui bitcoin, la nuova moneta che sostituirà i soldi sul web e alle 17 la riflessione di Carlo Formenti e Arturo Di Corinto su capitalismo digitale ed eclissi del lavoro “Felici e sfruttati”.

Il programma completo è su it.hackmeeting.org.

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