Su ordine della magistratura, la polizia di Città del Guatemala ha arrestato l’ex-comandante in capo delle forze armate accusato per il genocidio durante la guerra civile di 30 anni fa.
Su ordine della magistratura, la polizia di Città del Guatemala ha arrestato l’ex-comandante in capo delle forze armate accusato per il genocidio durante la guerra civile di 30 anni fa.
Il generale in pensione Hector Mario Lopez Fuentes, che ha ora 81 anni, è stato arrestato venerdì nella capitale. Gruppi per la difesa dei diritti umani hanno accusato Lopez Fuentes di avere ordinato e partecipato al massacro e ai crimini contro l’umanità commessi durante la dittatura del generale Efrain Rios Montt (’82-’83). L’ufficio della procura guatemalteca ha riferito che Lopez Fuentes è accusato di essere il mandante dell’assassinio di più di 300 indigeni Maya fra l’82 e l’83. Quello di Lopez Fuentes è un arresto di alto profilo fra quelli legati ai crimini commessi durante la guerra civile durata più di 30 anni (dal ’62 al ’96) nella quale furono uccise o desaparecidas più di 200 mila persone, nella grande maggioranza indigeni Maya. Una commissione di inchiesta successiva agli accordi di pace, stabili che quel massacro si dovette per il 93% alle forze armate (sostenute, addestrate, equipaggiate dagli Usa) e per il 3% alla guerriglia. Ma la giustizia in Guatemala non è mai arrivata. E Rios Montt, uno dei peggiori criminali viventi, è libero.
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