Una delegazione di Amnesty international ha raccolto oltre 100 testimonianze di persone scampate al massacro di Duekoué, in Costa d’Avorio, il 29 marzo 2011. Secondo i sopravvissuti, le Frci, le forze fedeli all’attuale presidente Alassane Ouattara, hanno ucciso uomini di ogni età in base alla loro appartenenza etnica e politica.
Una delegazione di Amnesty international ha raccolto oltre 100 testimonianze di persone scampate al massacro di Duekoué, in Costa d’Avorio, il 29 marzo 2011. Secondo i sopravvissuti, le Frci, le forze fedeli all’attuale presidente Alassane Ouattara, hanno ucciso uomini di ogni età in base alla loro appartenenza etnica e politica.
Pochi si sono salvati, neanche chi si era arreso ha avuto salva la vita. Particolarmente presa di mira la popolazione di etnia gueré. Anche le milizie fedeli all’ex presidente Laurent Gbagbo hanno commesso violenze in quella zona. Il conflitto è esploso dopo le contestate elezioni presidenziali del 28 novembre 2010. Gbagbo non ha riconosciuto la vittoria del suo avversario Ouattara, che è stato sostenuto manu militari dalla «comunità internazionale».
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