Due suicidi (Torino e Viterbo) e una morte "per cause da accertare". Tra i suicidi anche un ispettore di polizia penitenziaria. Dall'inizio del 2011 si suicidati 24 detenuti e 3 agenti. Altri 40 reclusi morti per “cause naturali”

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Morire di carcere.3 morti in 48 ore

Due suicidi (Torino e Viterbo) e una morte “per cause da accertare”. Tra i suicidi anche un ispettore di polizia penitenziaria. Dall’inizio del 2011 si suicidati 24 detenuti e 3 agenti. Altri 40 reclusi morti per “cause naturali”

Due suicidi (Torino e Viterbo) e una morte “per cause da accertare”. Tra i suicidi anche un ispettore di polizia penitenziaria. Dall’inizio del 2011 si suicidati 24 detenuti e 3 agenti. Altri 40 reclusi morti per “cause naturali”

MILANO – Due suicidi e una morte “per cause da accertare” sono stati registrati nelle ultime 48 ore nelle carceri italiane. Domenica 15 maggio si è tolto la vita Vincenzo Lemmo, 48 anni, detenuto in attesa di processo nel carcere “Lorusso e Cotugno” di Torino. Il secondo suicidio, invece, è avvenuto a Viterbo: a togliersi la vita è stato Giuseppe Ledda, Ispettore di polizia penitenziaria 42enne, che si è sparato un colpo con l’arma di ordinanza. Sabato 14 maggio, invece, è stato ritrovato il corpo senza vita di Enrico Brera, 53 anni, detenuto nel carcere di Porto Azzurro. L’uomo era da poco rientrato da un permesso premio. “Un decesso al momento misterioso -si legge sul comunicato diffuso dall’Osservatorio permanente sulle morti in carcere -. Anche se i primi accertamenti farebbero pensare a un malore, il magistrato ha disposto l’autopsia”. Complessivamente, dall’inizio del 2011 nelle carceri italiane si sono tolti la vita 24 detenuti e tre agenti di polizia penitenziaria. Altri 40 reclusi sono morti per cause “naturali” anche se in 17 casi sono state aperte inchieste, volte all’accertamento dei fatti. “Nel complesso, le ‘vittime’ del sistema penitenziario sono state 67”, conclude l’Osservatorio.

Dal 2000 ad oggi nelle carceri italiane sono morti 1.800 detenuti, di cui 650 per suicidio. Solo nel 2010 i detenuti suicidi sono stati 63 secondo i dati forniti da “Ufficio per l’attività ispettiva e del controllo” del Dap mentre l’Osservatorio ne ha contati 66: “La differenza è spiegabile con il fatto  che il Dap non tiene conto dei detenuti che, ritrovati ancora in vita, muoiono durante il trasporto all’ospedale o dopo il ricovero – spiegano dall’Osservatorio -. Nel 2010 si sono tolti la vita anche 7 poliziotti penitenziari e il Provveditore alle carceri della Calabria, Paolino Quattrone, mentre i detenuti morti per motivi diversi dal suicidio (malattia, overdose,  cause “non accertate”) sono stati ben 117”. Nel 2010 le “vittime” del sistema carcerario italiano sono state 188 (180 detenuti e 8 operatori penitenziari), più i tre detenuti (suicidi) morti dopo il ricovero in ospedale: 37 anni la loro età media, 52 erano stranieri, 14 donne. “Si tratta del numero più alto di decessi mai registrato nella storia delle carceri italiane -denunciano dall’Osservatorio-. E un altro record storico è quello dei tentati suicidi: nel 2010 sono stati 1.134. Inoltre gli atti di autolesionismo sono stati 5.603”.  I suicidio è un dramma che colpisce anche gli agenti di polizia penitenziari: non è piu’ un’eccezione. Negli ultimi 10 anni sono stati oltre 75 i suicidi, di cui 3 nei primi mesi 2011.(is)

 

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