Nella notte tra martedì e mercoledì il IV municipio di Roma è stato teatro dell’ennesima aggressione a danno di militanti di sinistra nel quartiere. Luca Blasi, attivista di Horus Project, stava rientrando a casa quando, racconta, «due persone a volto coperto hanno tentato di sfregiarmi il viso con una bottiglia rotta e mi hanno preso a calci e pugni».
Nella notte tra martedì e mercoledì il IV municipio di Roma è stato teatro dell’ennesima aggressione a danno di militanti di sinistra nel quartiere. Luca Blasi, attivista di Horus Project, stava rientrando a casa quando, racconta, «due persone a volto coperto hanno tentato di sfregiarmi il viso con una bottiglia rotta e mi hanno preso a calci e pugni». Solo la sua reazione, che ha messo in fuga gli aggressori, ha evitato il peggio. L’episodio ha sancito quella che è stata definita dagli antifascisti del IV municipio una vera e propria «escalation di violenza senza fine iniziata da quando Casa Pound (che ha preso le distanze dall’aggressione, ndr) si è insediata nel territorio occupando prima la scuola Parini e ora un edificio in via Val D’Ala». Nel pomeriggio una grande assemblea cittadina ha sancito l’inizio di una campagna per la chiusura di Casa Pound (y.s.).
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