"Bisogna avere sempre una strategia e avere una vocazione a costruire". Anticipiamo un brano tratto da "Impegnatevi!" dialogo tra Gilles Vanderpooten, ragazzo di 25 anni, e l'ex partigiano Stéphane Hessel (autore di "Indignatevi!") ">

Il ritorno di Hessel “Ora serve l’impegno”

Ecco il nuovo libro dell’ex partigiano francese per le nuove generazioni. “Bisogna avere sempre una strategia e avere una vocazione a costruire”. Anticipiamo un brano tratto da “Impegnatevi!” dialogo tra Gilles Vanderpooten, ragazzo di 25 anni, e l’ex partigiano Stéphane Hessel (autore di “Indignatevi!”)

Ecco il nuovo libro dell’ex partigiano francese per le nuove generazioni. “Bisogna avere sempre una strategia e avere una vocazione a costruire”. Anticipiamo un brano tratto da “Impegnatevi!” dialogo tra Gilles Vanderpooten, ragazzo di 25 anni, e l’ex partigiano Stéphane Hessel (autore di “Indignatevi!”)

GILLES VANDERPOOTEN: Lei identifica delle alternative che possano aiutarci a uscire da questa crisi? STÉPHAN HESSEL: Certo, esistono delle alternative. Accanto all´economia finanziaria chiusa nella nozione di profitto, può esserci un´economia diversa. Forme di economia solidale possono esistere accanto a forme capitalistiche. Questa evoluzione è benefica e iscritta nelle mentalità dei più moderni. C´è una modernità dell´economia sociale che mi sembra di buon augurio. Ma non bisogna pensare che possa prendere completamente il posto dell´economia di mercato convenzionale. 
Dando all´economia di mercato dei limiti e delle regole si lascia tutto il suo posto all´economia sociale. Così come vanno accolte tutte le culture nel mondo, all´interno di un Paese bisogna accogliere tutte le forme di coesistenza degli uomini; probabilmente occorrono delle religioni, ma occorre anche della laicità. 
GV: A una posta in gioco globale rispondono dunque, lo si vede, delle iniziative locali…
SH: Sì, e bisogna fare in modo che locale e globale siano in equilibrio. La visione del mondo di domani come un mondo più giusto, più sostenibile, più assennato, può essere soltanto globale. Ma la realizzazione e l´azione che contribuiscono a un simile mondo possono essere soltanto locali. Ciò che sarebbe pericoloso è che si moltiplichino delle esperienze locali in contraddizione con una visione globale… e con esse delle contrazioni identitarie, delle sette, dei movimenti che vogliono mantenere dei privilegi. Nulla è semplice: e arriviamo alla complessità e all´´ecologia dell´azione´ di cui parla Edgar Morin. Tutto agisce e retroagisce in modo interdipendente. Quando una cosa avanza, un´altra arretra. La lotta è dunque molteplice, ed è qui che occorre mettere dei limiti alla parola «resistenza». C´è una vocazione di resistenza, ma una costruzione non può essere soltanto di resistenza. Diciamo: «Resistere è creare; creare è resistere». Bisogna creare, perché resistere non basta. Ogni semplificazione è sempre pericolosa. Dobbiamo abituarci a pensare sensatamente… e ciò non dipende dall´intelligenza o dalla creatività, ma dal senso dell´equilibrio. Non si può essere soltanto bianchi o soltanto neri, occorre armonia.
GV: Lei usa volentieri il termine ‘strategia´…
SH: Non basta essere coscienti, bisogna anche essere strateghi. Dai responsabili politici mi aspetto che ci descrivano la strategia che si propongono di usare. A mio parere, questa può essere efficace soltanto se tiene conto delle sfide nella loro interazione. Non si può avere semplicemente una strategia per l´acqua e una per l´energia: occorre adottare una strategia per l´ambiente. Non si può avere soltanto una strategia per la salvaguardia della Terra e un´altra per la battaglia contro la povertà e l´ingiustizia, occorre adottare una strategia che leghi le lotte contro quelle sfide (…).
GV: Come impegnarsi in questo senso, oggi?
SH: Fra gli impegni veramente preziosi che la nuova generazione può assumersi, stavolta c´è quello di agire per lo sviluppo in cooperazione con i giovani dei Paesi poveri. 
GV: Ritiene che l´impegno ecologista sia evidente e imperioso come lo era per voi la Resistenza?
SH: Credo in effetti che l´impegno per l´ecologia sia forte quanto lo era per noi l´impegno nella Resistenza. L´interesse del termine ‘ecologia´ è che si articola in problemi molto concreti, di sicuro più facilmente affrontabili dell´impegno nella lotta contro l´ingiustizia. 
Copyright Éditions de l´Aube e Adriano Salani 
Editore S. p. A., 2011

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