Ti viene mai compagna, la voglia di rinascere su un camioncino diretto, treno espresso o accelerato…: una canzone di Claudio Lolli, uno della nostra generazione, quelli degli anta, come Giorgiana Masi, oggi se ci fosse ancora realmente su questa terra, in una città dove viveva , Roma.
Giorgiana aveva 19 anni, come voi che spero leggiate, generazione degli enti enta…i minori, quando in un bel giorno di maggio del 1977, il 12 per la precisione fu ammazzata.
Ti viene mai compagna, la voglia di rinascere su un camioncino diretto, treno espresso o accelerato…: una canzone di Claudio Lolli, uno della nostra generazione, quelli degli anta, come Giorgiana Masi, oggi se ci fosse ancora realmente su questa terra, in una città dove viveva , Roma.
Giorgiana aveva 19 anni, come voi che spero leggiate, generazione degli enti enta…i minori, quando in un bel giorno di maggio del 1977, il 12 per la precisione fu ammazzata.
Non si è mai saputo chi è stato anche se noi lo sappiamo chi è stato e il Fatto non ha costituito reato. Per la cronaca riporto alla voce Giorgiana Masi: (Roma, 6 agosto 1958 – Roma, 12 maggio 1977) è stata una studentessa italiana uccisa a diciannove anni durante una manifestazione di piazza. Appartenente a famiglia di media condizione sociale (il padre era parrucchiere e la madre casalinga), Giorgiana Masi abitava con i genitori e la sorella maggiore in un appartamento di via Trionfale a Roma, nei pressi dell’ospedale San Filippo Neri, e frequentava il quinto anno del Liceo Scientifico Statale “Louis Pasteur”. Nel tardo pomeriggio del giovedì 12 maggio 1977 si trovava, in compagnia del fidanzato ventunenne Gianfranco Papini, nel centro storico della capitale, dove imperversavano violenti scontri tra dimostranti e forze dell’ordine. Alle ore 19,55 i due erano in piazza Giuseppe Gioacchino Belli, quando un proiettile calibro 22 colpì Giorgiana all’addome. Subito soccorsa, venne trasportata in
ospedale, dove i medici non poterono fare altro che constatarne il decesso.”
Tutto il resto: Il contesto La manifestazione Le indagini Riapertura delle indagini Polemiche Sviluppi successivi potete leggerlo su Wikipedia.
Sono da più di un anno su Facebook e da parecchi in Rete, avevo scritto nel 2009 su Giornalismo Partecipativo di Gennaro Carotenuto, qualcosa per Giorgiana Masi, e poi nel 2010, su FB e Agoravox, poi mi riportarono spazi amici, che non so se lo siano ancora tutti questi, ma non importa, perchè l’ostinazione e la comunicazione è il nostro punto di rottura e forza. Oggi non cambia niente, solo l’appuntamento che ho aggiornato: Se Giorgiana Masi 34 anni dopo…
12 maggio 2011
ORE 11,30 CONFERENZA STAMPA A PONTE GARIBALDI
ORE 17 MANIFESTAZIONE A PONTE GARIBALDI
DALLE 18,3O MUSICA E INTERVENTI A PIAZZA G. BELLI
Le compagne e i compagni di Giorgiana
Doriana Goracci
Giorgiana Masi quando fu ammazzata il 12 maggio del 1977 aveva 19 anni, fu in un giorno romano con una bella Carica d’ Alleggerimento: se oggi fosse viva sarebbe una signora 50enne.Se non avesse partecipato ad un sit in in Piazza Navona, malgrado l’allora divieto di manifestazioni pubbliche, oggi chissà se avrebbe avuto ancora la voglia di essere in piazza, a protestare. Se gli autonomi, gli extraparlamentari e il Movimento del ‘77 e chi contestava – che non gliene andava mai bene una – avessero deciso di starsene a casa o magari al bar invece che reclamare spazi di espressione, il clima repressivo nei loro confronti sarebbe stato più mite. Se la polizia, le forze dell’Ordine e i loro ministri non avessero mandato centinaia di membri delle forze dell’ordine in assetto antisommossa, più quelli in borghese, non sarebbe rimasto ferito da Fuoco Amico l’agente Francesco Ruggeri, tantomeno un’altra giovane come Elena Ascione e Giorgiana Masi non sarebbe morta. Se tutte e tutti coloro che reclamavano la Libertà, se ne fossero stati calmi e ragionevoli, come oggi fanno attorno ai 50 anni, con figli diciannovenni che corrono solo piccoli rischi negli spazi d’Attrazione e di Divertimento consentiti ad ore e luoghi prestabiliti, avrebbero potuto provare com’ è bello far l’amore e fumare uno spinello in santa pace godendosi la reality in televisione, capire il terrorismo che origini ha, mugolando in sicurezza.
La via dei se dei ma e dei però, si è lastricata via via da tali Corsi di Formazione ‘che si dorme finalmente tranquilli, al punto che siamo fuori dalla Crisi e fuori vanno i migranti e i loro protettori. Nel 2007 tra i commenti commemorativi e di discussione di un blog ne ho trovato uno che scrive: ” Anch’io come lo era Giorgiana sono uno studente del Liceo Louis Pasteur al quinto anno e per non dimenticare il tragico evento, nella mattinata di sabato 12 maggio si terrà nella scuola una conferenza sui fatti del ‘77, che preceder una cerimonia in onore di Giorgiana Masi, a cui verrà dedicato il nuovo padiglione della scuola e una targa alla sua memoria. Alla cerimonia saranno presenti anche gli ex compagni di Giorgiana, faticosamente rintracciati e la sorella (oltre a vari esponenti politici, come il sindaco di roma e il presidente del XIX municipio). A 30 anni dalla morte…A GIORGIANA MASI UCCISA DALLA POLIZIA DI COSSIGA!!!” Il 3 novembre 2008 la senatrice Donatella Porretti entusiasta annunciò: “Commissione d’inchiesta su Giorgiana Masi. Il senatore benemerito Francesco Cossiga firma la richiesta” anche se il senatore rispose: “Cara Collega, non avrei alcuna difficoltà a firmare il disegno di legge per la costituzione di una commissione d’inchiesta che stabilisca la verità sulla morte della povera Giorgiana Masi. Solo che ritengo che agli amici radicali penso che sembrerebbe una provocazione; e poi dovrebbe essere sostanzialmente una inchiesta su la Procura della Repubblica di Roma che condusse le indagini. Ma, come disse il sostituto procuratore di allora, è il caso di “aggiungere dolore a dolore”? Se Lei crede che queste mie obiezioni siano superabili, apponga pure la mia firma. Cordialmente Francesco Cossiga”(n.d.r. o’ professore massacrare senza pietà i manifestanti). Indietro nel tempo, nel 1981, il giudice incaricato di esaminare il caso opta direttamente per l’archiviazione, “per essere rimasti ignoti i responsabili del reato”… Passetto alla volta nel 2009 non si ricorda più, si pensa ad altre vive 50enni, al loro dramma intimo e collettivo…perchè i vivi non ricordano e i morti sono morti, invano.Da più parti si chiede di non trasformare la politica in un Grande Fratello ma sì lasciamola a una Piccola Sorella per conforto di chi rimane vittima della giusta ricerca della Pace. Riposino e così sia? Appresso qualche “testimonianza” da Baruda e una poesia che accompagna il video dei funerali, le parole e un video con Tano D’Amico che ha fotografato col cuore e la testa il Movimento: “E allora capita che un intero paese rimuova anni della sua storia. Così è stato per il ’77. Lo leggevo negli occhi delle persone che in quel tempo avevano avuto amici, amori. E per continuare a vivere li avevano rimossi”Mai più…Nessuno neghi…che la Giustizia è Sfatta… volevo concludere con queste parole, poi accertandomi che fossero solo mie ho scoperto che già erano state battezzate per un titolo da Bruno Vespa che concludeva lo scorso inizio anno dal suo Panorama: “Ma, anche se duole dirlo, il ministro Angelino Alfano dovrà impegnarsi molto per la costruzione di nuove carceri per rivedere una strategia premiale ormai molto dolorosa per le vittime“.
Quel giorno del ‘77 appena uscita dal lavoro, capii che c’era qualcosa di nuovo nell’aria anzi d’antico. Si salvi chi può, chi vuole. La vita
Doriana Goracci
13 maggio 2009
“…se la rivoluzione d’ottobre fosse stata di maggio
se tu vivessi ancora
se io non fossi impotente di fronte al tuo assassinio
se la mia penna fosse un’arma vincente
se la mia paura esplodesse nelle piazze
coraggio nato dalla rabbia strozzata in gola
se l’averti conosciuta diventasse la nostra forza
se i fiori che abbiamo regalato
alla tua coraggiosa vita nella nostra morte
almeno diventassero ghirlande
della lotta di noi tutte donne
se…
non sarebbero le parole a cercare di affermare la vita
ma la vita stessa, senza aggiungere altro”
Le compagne femministe
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