Tornano i partigiani. A congresso

RESISTENZA. L’Anpi e un difficile passaggio di testimone

RESISTENZA. L’Anpi e un difficile passaggio di testimone

ROMA – È inserito nel programma ufficiale delle celebrazioni per il 150esimo dell’Unità d’Italia il prossimo congresso nazionale dell’Anpi che comincia giovedì a Torino. L’appuntamento che arriva dopo cinque anni dall’ultimo congresso è stato presentato ieri a Roma nella sede nazionale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia. «Dal 25 aprile non si torna indietro» è il messaggio dell’associazione, presieduta oggi dopo la scomparsa del mitico comandante Bulow Arrigo Boldrini dal novantenne partigiano Raimondo Ricci che nel 1944 fu internato dai nazisti a Mauthausen. Non torna indietro, anzi vuole guardare avanti l’associazione dei partigiani che è fatalmente avviata a ragionare sul passaggio di testimone tra i partigiani combattenti e i nuovi soci che specie negli ultimi anni stanno arrivando numerosi. Molti di questi sono giovani. «I partigiani non muoiono – ha detto ieri Marisa Ombra che nella Resistenza fu staffetta partigiana e che giovedì aprirà il consesso torinese – stiamo portando i giovani a diventare la nuova classe dirigente dell’associazione». Ombra ha citato «le donne, gli studenti, tutti quegli italiani di Costituzione che con generosità, passione, entusiasmo stanno opponendo un muro ai detrattori dei diritti e del vivere civile». Il congresso che andrà avanti fino a sabato nel centro congressi Torino incontra vedrà gli interventi del sindaco di Torino Sergio Chiamparino, della segretaria della Cgil Susanna Camusso, e del presidente emerito della Consulta Gustavo Zagrebelsky. I delegati eletti nei congressi provinciali sono 316, tra loro 97 donne.

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