Quando l’Onda riprende il movimento dell’acqua

STUDENTI In partenza alle 12 di venerdì dalla Sapienza per il corteo pro-referendum Primo appuntamento di una settimana piena di impegni per il movimento studentesco, ieri si è svolta nella facoltà  di fisica della Sapienza di Roma un’affollata assemblea a sostegno della campagna referendaria per la ripubblicizzazione dell’acqua pubblica, contro il nucleare e per la difesa dei beni comuni.

STUDENTI In partenza alle 12 di venerdì dalla Sapienza per il corteo pro-referendum Primo appuntamento di una settimana piena di impegni per il movimento studentesco, ieri si è svolta nella facoltà  di fisica della Sapienza di Roma un’affollata assemblea a sostegno della campagna referendaria per la ripubblicizzazione dell’acqua pubblica, contro il nucleare e per la difesa dei beni comuni.

«Dal movimento degli studenti al movimento per l’acqua» era il tema dell’iniziativa organizzata insieme al comitato romano per l’acqua pubblica che ha ribadito le ragioni di votare due Si per l’acqua e uno contro il nucleare al referendum del 12 giugno. Gli studenti romani parteciperanno alla manifestazione nazionale di venerdì prossimo organizzata dal forum italiano dei movimenti per l’acqua pubblica e partiranno verso le due da piazzale Aldo Moro, «Siamo convinti – hanno scritto in un’appello insieme al Comitato Referendario «2 Sì per l’Acqua Bene Comune», l’agenzia italiana per la campagna e l’agricoltura responsabile ed etica e la Fondazione Rosa Luxemburg – che una vittoria ai referendum costituisca una prima e fondamentale tappa per riconsegnare il bene comune acqua alla gestione partecipativa delle comunità locali e per invertire la rotta e sconfiggere le politiche liberiste e le privatizzazioni dei beni comuni». Il legame con la campagna del Forum per l’acqua risale a due anni fa quando la legge 133 ha legato le sorti dell’acqua con quella della scuola e dell’università. Con quella finanziaria il governo Berlusconi ha voluto privatizzare i servizi idrici municipali e ha tagliato 8 miliardi alle scuole e 1,3 miliardi all’università. Da allora i contatti si sono consolidati e non sono mancati i riconoscimenti come quello del 22 dicembre scorso quando gli studenti che manifestavano contro l’approvazione del Ddl Gelmini sull’università consegnarono uno dei loro pacchi regalo al comitato per l’acqua pubblica di San Lorenzo a Roma. «Abbiamo aderito al comitato referendario “Vota Sì per fermare il nucleare” che si è costituito da poco più di un mese – affermano gli studenti che aderiscono a Link-Uds – la necessità di investire sulle energie verdi e di una riconversione energetica non è nata con il terremoto in Giappone». Sempre alla Sapienza, giovedì prossimo è prevista una giornata di iniziative e convegni che terrà a battesimo il nuovo gruppo «Unicommon» (ex Uniriot), mentre tra venerdì e domenica sono previste l’assemblea nazionale di «Ateneinrivolta» alla facoltà di Fisica e quella sull’«altrariforma» universitaria convocata da Link-Uds presso la facoltà di Economia.

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