Primo Marzo: in piazza in tante città  per i diritti dei migranti. Ma la partecipazione è notevolmente ridotta

Abrogazione della legge Bossi-Fini, contrasto dello sfruttamento dei lavoratori migranti e abrogazione del reato di clandestinità : sono queste le richieste della mobilitazione organizzata ieri per "24 ore senza di noi. La giornata senza immigrati", che ha coinvolto migliaia di persone in tutta Italia. A Milano l'iniziativa non è riuscita a eguagliare quella dello scorso anno, quando la partecipazione massiccia di associazioni, comitati e cittadini portò in strada quarantamila persone. Oltre alle organizzazioni di immigrati, in piazza Duca d'Aosta erano sindacati, Arci, Acli e Libera, al Comitato per l'acqua libera e a esponenti del Popolo Viola.

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Primo Marzo 2011: come l’anno scorso in piazza per uguaglianza e diritti

Primo Marzo: in piazza in tante città  per i diritti dei migranti. Ma la partecipazione è notevolmente ridotta

Abrogazione della legge Bossi-Fini, contrasto dello sfruttamento dei lavoratori migranti e abrogazione del reato di clandestinità : sono queste le richieste della mobilitazione organizzata ieri per “24 ore senza di noi. La giornata senza immigrati”, che ha coinvolto migliaia di persone in tutta Italia. A Milano l’iniziativa non è riuscita a eguagliare quella dello scorso anno, quando la partecipazione massiccia di associazioni, comitati e cittadini portò in strada quarantamila persone. Oltre alle organizzazioni di immigrati, in piazza Duca d’Aosta erano sindacati, Arci, Acli e Libera, al Comitato per l’acqua libera e a esponenti del Popolo Viola.

Primo Marzo: in piazza in tante città  per i diritti dei migranti. Ma la partecipazione è notevolmente ridotta

Abrogazione della legge Bossi-Fini, contrasto dello sfruttamento dei lavoratori migranti e abrogazione del reato di clandestinità : sono queste le richieste della mobilitazione organizzata ieri per “24 ore senza di noi. La giornata senza immigrati”, che ha coinvolto migliaia di persone in tutta Italia. A Milano l’iniziativa non è riuscita a eguagliare quella dello scorso anno, quando la partecipazione massiccia di associazioni, comitati e cittadini portò in strada quarantamila persone. Oltre alle organizzazioni di immigrati, in piazza Duca d’Aosta erano sindacati, Arci, Acli e Libera, al Comitato per l’acqua libera e a esponenti del Popolo Viola.

Attorniati dalle bandiere gialle e gli striscioni, si sono alternati sul palco anche tanti artisti che hanno voluto dare il proprio sostegno alla manifestazione. Fra gli altri, i comici di Zelig Alberto Patrucco, Luca Klobas, Antonello Taurino, Diego Parassole, il cantautore Flavio Pirini e lo scrittore Marco Rovelli. Insieme per dire ”no” al razzismo, alla legge Bossi-Fini, al pacchetto sicurezza, ai Cie e ”si”’ a una società multiculturale e piu’ giusta.

Jean-Claude è un giornalista di origine camerunense: “E’ curioso vedere che da un Primo marzo dedicato a uno sciopero si è passati a una festa. Il Primo marzo dovrebbe tornare alle origini, rielaborare il percorso da cui siamo partiti per arrivare a oggi, ritrovando l’entusiasmo. Qualcosa non ha funzionato. E’ comunque importante ribadire con forza la necessità di una società giusta ed equilibrata. Gli immigrati devono uscire dalla paura, mostrarsi, come negli altri Paesi. Devono dire: siamo qui per dare il nostro contributo alla nostra seconda patria, che è l’Italia”.

Mentre sul palco si alternavano gli interventi, in piazza i migranti davano vita a caroselli colorati con bandiere di ogni provenienza, soprattutto nord-africane, in solidarietà per i connazionali che si ribellano ai regimi autoritari del Maghreb. Abdel Hamid Shari, presidente del centro islamico di viale Jenner, ribadisce l’importanza di riunirsi, “anche per discutere di quali siano i doveri e i diritti degli immigrati, e poter presentarsi come una comunità eterogenea, ma comunque una comunità che fa parte di Milano. Sono duecentomila gli iscritti all’anagrafe, ma la partecipazione stasera è quella che è, perché molti lavorano, molti purtroppo se ne fregano. Eppure i problemi sono numerosi. Stasera stiamo raccogliendo le firme per una lista civica, ‘Nuova Milano’, proprio per chiedere che venga data rappresentanza politica agli immigrati”.

“Basta leggi truffa”, “Mai piu’ invisibili”, “Salute per tutti”, erano alcuni dei cartelli mostrati dai manifestanti. Il riferimento alle leggi truffa riguarda la sanatoria per colf e badanti che ha portato nei mesi scorsi numerosi immigrati a chiedere la regolarizzazione nonostante svolgessero altri lavori e non quelli di colf o badanti.Tra le richieste formulate durante la manifestazione anche l’abolizione del permesso di soggiorno a punti; una regolarizzazione che sia una soluzione reale e rispettosa dei diritti umani; il passaggio dal concetto di ius sanguinis a quello di ius soli come cardine per il riconoscimento della cittadinanza; il riconoscimento del diritto di scegliere dove vivere e stabilire la propria residenza e una legge organica e adeguata per la tutela dei rifugiati e dei richiedenti asilo.

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