Oggi la giornata di chiusura. Tra i temi trattati: acqua bene comune, Africa e diaspora, crisi del capitalismo e lotta al debito, accesso alla terra, cooperazione Sus-Sud. Protagonisti i movimenti africani ">

Social Forum, partecipazione oltre le aspettative: 90 mila a Dakar

Oggi la giornata di chiusura. Tra i temi trattati: acqua bene comune, Africa e diaspora, crisi del capitalismo e lotta al debito, accesso alla terra, cooperazione Sus-Sud. Protagonisti i movimenti africani

Oggi la giornata di chiusura. Tra i temi trattati: acqua bene comune, Africa e diaspora, crisi del capitalismo e lotta al debito, accesso alla terra, cooperazione Sus-Sud. Protagonisti i movimenti africani

DAKAR – Ultima giornata al Forum Sociale Mondiale. Questa pomeriggio dalle 16 cerimonia di chiusura all’Università Cheick Anta Diop con presentazione delle convergenze adottate durante il Forum. In corso in queste ore le Assemblee di convergenza delle attività autorganizzate nei giorni precedenti con l’obiettivo di trovare proposte concrete. Tra i temi trattati: strategie tra i movimenti sociali nel quadro internazionle, libera circolazione dei popoli, migrazioni, piano d’azione per Rio+20, acqua bene comune, Africa e diaspora, crisi del capitalismo e lotta al debito, sovranità alimentare, giustizia climatica, accesso alla terra, Forum Mondiale della cultura e dell’educazione, donne e sviluppo. Durante la conferenza stampa di ieri, Demba Moussa Dembele, coordinatore del Forum delle Altrernative Africane, ha spiegato che l’organizzazione si aspettava un afflusso di 45 mila persone, ma ad oggi se ne calcolano più di 90 mila. Tantissime le delegazioni africane provenienti da più di trenta paesi del continente; senza dubbio un ottimo risultato, ma difficile da gestire per il comitato organizzativo.

Parecchie le difficoltà nel reperire le aule e gli spazi necessari, in quanto il rettore dell’Università, diversamente da quanto annunciato, non ha interrotto i corsi universitari. Per Taufikl Ben Abdallah, coordinatore del Forum Sociale Africano, molti spazi hanno comunque funzionato bene come quello delle donne, dei giovani, quello delle associazioni del Maghreb, e della Palestina. Presso l’Ifan, Institut  Fondamental dell’Afrique Noire si sono ritrovati gruppi di intellettuali coordinati da Saimir Amin per lavorare a uno dei temi centrali del Forum: la cooperazione Sud-Sud, rilanciata anche da Lula; sempre all’Ifan la commissione ‘Africa e diaspora’ ha condotto laboratori quotidiani sul ruolo dell’Africa nella crisi. Per Dembele e Abdallah è una grande occasione che le rivolte in Egitto e Tunisia si siano svolte durante il Forum: “C’è stata la possibilità di confronto con le delegazioni dell’Egitto e della Tunisia; quello che succede ha un grande impatto sulla coscienza dei cittadini rispetto a come vedono il futuro – spiega Dembele – significa che i popoli possono prendere in mano il proprio destino e cambiare la situazione”. Dakar 2011 ha senz’altro visto come protagonisti i movimenti africani. Dembele si augura che le grandi campagne dibattute al Forum siano messe in pratica nei territori perché l’Africa possa avere un movimento capace di veicolare i contenuti per le popolazioni ma anche per essere un interlocutore sul piano internazionale. (Monica Di Bari)

 

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