Processo breve in versione soft, prescrizione breve per gli incensurati, conflitto di attribuzione da presentare non appena il gip di Milano si esprimerà  sul Rubygate. A questo hanno lavorato, nel weekend, i berlusconiani, in vista di una settimana di fuoco sul fronte della giustizia. Nella quale gli avvocati deputati e senatori sono già  stati allertati per una riunione con i legali del premier Niccolò Ghedini e Piero Longo che dovrebbe svolgersi domani per mettere a punto un piano delle riforme più urgenti. Questo ha chiesto Berlusconi mercoledì, nell'ultimo ufficio di presidenza.  ">

Prescrizione breve agli incensurati l’opposizione alza subito le barricate

Processo breve in versione soft, prescrizione breve per gli incensurati, conflitto di attribuzione da presentare non appena il gip di Milano si esprimerà  sul Rubygate. A questo hanno lavorato, nel weekend, i berlusconiani, in vista di una settimana di fuoco sul fronte della giustizia. Nella quale gli avvocati deputati e senatori sono già  stati allertati per una riunione con i legali del premier Niccolò Ghedini e Piero Longo che dovrebbe svolgersi domani per mettere a punto un piano delle riforme più urgenti. Questo ha chiesto Berlusconi mercoledì, nell’ultimo ufficio di presidenza. 

Processo breve in versione soft, prescrizione breve per gli incensurati, conflitto di attribuzione da presentare non appena il gip di Milano si esprimerà  sul Rubygate. A questo hanno lavorato, nel weekend, i berlusconiani, in vista di una settimana di fuoco sul fronte della giustizia. Nella quale gli avvocati deputati e senatori sono già  stati allertati per una riunione con i legali del premier Niccolò Ghedini e Piero Longo che dovrebbe svolgersi domani per mettere a punto un piano delle riforme più urgenti. Questo ha chiesto Berlusconi mercoledì, nell’ultimo ufficio di presidenza. 

E sempre domani, in commissione Giustizia alla Camera, ripartirà il treno del processo breve con le audizioni, chieste dalla Pd Donatella Ferranti, di una dozzina di procuratori generali che dovranno fornire il quadro dei dibattimenti che potrebbero saltare. Audizioni che rischiano di essere già “datate” se, come trapela dagli esperti giustizia del premier, l´intenzione è di cambiare radicalmente la norma transitoria. Non una disposizione come l´attuale, che applica la legge ai processi coperti dall´indulto (reati commessi prima del maggio 2006), ma l´esplicita indicazione che il nuovo provvedimento varrà solo per i processi futuri. 
Ma a dividere è già l´emendamento sulla prescrizione breve per gli incensurati – potrebbe essere un quarto in meno rispetto all´attuale tetto standard di ogni reato – che, sebbene non ancora presentato, già infuoca il dibattito. Tra chi, come la presidente finiana della commissione Giustizia della Camera Giulia Bongiorno, dice «basta alle leggi ad personam» e chi le ricorda, come il capogruppo del Pdl Enrico Costa, che anche lei aveva «concordato politicamente punto per punto» il processo breve, tant´è che i futuristi, di cui la Bongiorno è responsabile Giustizia, «lo votarono al Senato». Di «memoria corta» di Fli parlano pure Luigi Vitali e Francesco Paolo Sisto, altri due avvocati-deputati, come Costa. Loro tre, con Maurizio Paniz e Manlio Contento saranno i protagonisti della nuova stagione della giustizia ad personam dopo il Rubygate. 
Ma la Bongiorno mette paletti rigidi: «Voglio la riduzione dei tempi dei processi, ma non la cancellazione dei processi». Lo scontro ci sarà sulla prescrizione breve per gli incensurati, nella logica dei berlusconiani una sorta di “premio” omologo alla “punizione” prevista nella Cirielli per i recidivi, dove la prescrizione aumentava di un quarto fino alla metà. Ma per questo bisognerà aspettare la prossima settimana.

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