L'Anp annuncia elezioni presidenziali entro settembre, ma Hamas si oppone: "Non parteciperemo"  ">

La caduta di Mubarak preoccupa Israele Netanyahu: “Rispettate gli accordi”

L’Anp annuncia elezioni presidenziali entro settembre, ma Hamas si oppone: “Non parteciperemo” 

L’Anp annuncia elezioni presidenziali entro settembre, ma Hamas si oppone: “Non parteciperemo” 

 Ha varcato i confini del Sinai la “tempesta perfetta” e gli esiti della rivoluzione egiziana arrivano fin dentro Israele, rassicurato per ora dall´annuncio dei generali che hanno assunto pieni poteri che l´Egitto rispetterà «tutti i trattati internazionali e regionali», compreso quello di pace con Israele. Ieri sera il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accolto con favore l´annuncio dei militari egiziani: «Il durevole trattato di pace fra Israele e l´Egitto ha molto favorito i due paesi ed è la pietra miliare per la pace e la stabilità nell´intero Medio Oriente». Ma l´establishment israeliano della sicurezza ritiene che l´attuale situazione in Egitto ponga lo Stato ebraico davanti ad «un periodo d´instabilità» per i «venti negativi» che provengono dalla regione, specie se i Fratelli Musulmani entreranno nel governo al Cairo. È inevitabile che la strategia di difesa di Israele debba essere rivista, le maggiori ansie vengono dal confine con il Sinai, con il rischio d´infiltrazione di estremisti islamici. Lungo i 250 chilometri di frontiera – confine considerato fino a ieri sicuro – sono schierati pochi reparti militari, il grosso delle forze è ai confini con il Libano, con la Siria e attorno a Gaza.
Nella Striscia l´altra notte si è festeggiato fino a tardi, cortei di auto festanti, con i militanti di Hamas che offrivano cioccolatini per le strade come nelle grandi occasioni. Gli stretti legami fra Hamas e i Fratelli Musulmani – che ne sono stati gli ispiratori – sono molto stretti e intensi.
Fra le prime misure chieste da Hamas alla nuova dirigenza del Cairo c´è la rimozione del blocco alla frontiera fra Gaza e l´Egitto e la riapertura del valico di Rafah. Questo darebbe certamente un boccata d´ossigeno alla Striscia, ma moltiplicherebbe il rischio di ingresso di armi destinate alle milizie degli integralisti palestinesi e per Israele questo è un serio problema.
Se Hamas festeggia l´Anp corre ai ripari. Consapevole che il malcontento in Cisgiordania cresce per i mancati progressi nei negoziati di pace con Israele, per la mancanza di un ricambio generazionale, per la corruzione nei quadri dirigenti, l´Anp ha annunciato ieri che entro settembre si terranno elezioni presidenziali e parlamentari. Una decisione da tempo attesa ma che assunta oggi denuncia il timore che il «contagio egiziano» si estenda anche all´interno della Cisgiordania, finendo per travolgere quel che resta di una Anp in crisi di credibilità dopo lo scandalo dei “Palestinian Papers” che sono costati ieri il posto a Saeb Erekat, il capo dei negoziatori con Israele dal cui ufficio sono stati trafugati i documenti. L´annuncio delle elezioni dovrebbe attenuare la contestazione contro la dirigenza dell´Anp che solo ieri ha rotto un imbarazzato silenzio su quanto è accaduto in Egitto, mentre in tutte le case palestinesi si faceva l´alba per seguire in diretta su Al Jazeera gli esiti della rivoluzione egiziana facendo il tifo per Piazza Tahrir. L´ex raìs egiziano era rimasto l´unico leader arabo a sostenere questa Anp. All´annuncio di Ramallah è venuta subito la secca risposta da Gaza. Un portavoce del Movimento di resistenza islamico, Fawzi Barhum, ha respinto l´ipotesi lanciata dall´Anp. «Hamas non prenderà parte a queste elezioni», ha tagliato corto Barhum, «sono illegittime e non ne riconosceremo i risultati».

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