Charlot era un gitano dei West Midlands: una lettera rimasta per anni chiusa a chiave in un cassetto della sua casa svizzera dimostrerebbe che il padre del cinema moderno non nacque a Londra, ma in un carrozzone di zingari vicino a Birmingham.
Charlot era un gitano dei West Midlands: una lettera rimasta per anni chiusa a chiave in un cassetto della sua casa svizzera dimostrerebbe che il padre del cinema moderno non nacque a Londra, ma in un carrozzone di zingari vicino a Birmingham.
La lettera sarebbe stata recapitata a Charlie Chaplin sei anni prima della morte nel 1977, quando l’attore viveva ormai a Vevey in Svizzera dopo avere lasciato l’America negli anni del Maccartismo. Il «vagabondo» del cinema mondiale la conservò gelosamente e adesso uno dei figli, Michael Chaplin, l’ha resa nota. L’uomo che scrive a Charlot dice di chiamarsi Jack Hill: «Se proprio vuoi saperlo, sei nato in un carrozzone, proprio come me. Un bel carrozzone».
Secondo il figlio Michael il racconto di Hill è «plausibile». In famiglia giravano voci di una origine Rom: «Inoltre per mio padre doveva significare qualcosa. I dettagli erano molto precisi. E lui la chiuse a chiave in un cassetto, senza mai mostrarla a nessuno di noi».
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