Installazioni e mappe della memoria quelle pietre che raccontano la Shoah

Gli Stolpersteine (“pietre d’inciampo”) sono installazioni e mappe della memoria al tempo stesso: sampietrini con una superficie d’ottone che riporta i nomi dei deportati nei lager nazisti. Ideati dal tedesco Günter Demnig, sono più di 22 mila, inseriti dal 1995 come tasselli lucenti nelle strade delle città  europee toccate dalla Shoah: in Germania, Austria, Paesi Bassi, Norvegia, nell’Europa dell’est.

Gli Stolpersteine (“pietre d’inciampo”) sono installazioni e mappe della memoria al tempo stesso: sampietrini con una superficie d’ottone che riporta i nomi dei deportati nei lager nazisti. Ideati dal tedesco Günter Demnig, sono più di 22 mila, inseriti dal 1995 come tasselli lucenti nelle strade delle città  europee toccate dalla Shoah: in Germania, Austria, Paesi Bassi, Norvegia, nell’Europa dell’est. L´anno scorso, Demnig ha portato il suo progetto anche a Roma nell´ambito della prima edizione di Memorie d´inciampo (a cura di Adachiara Zevi). Ora ritorna per la rassegna 2011 (presentazione martedì prossimo alle 11 alla Casa della Memoria e della storia), ponendo tra il 12 e il 13 gennaio, 54 nuove “pietre d´inciampo” nelle vie di cinque municipi della capitale. Ognuna troverà posto sul marciapiede prospiciente la casa in cui hanno vissuto i deportati per diventare un “ricordo” concreto e integrato nel tessuto urbano. Memorie d´inciampo prevede anche un progetto didattico nelle scuole (www.memoriedinciampo.it)

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