Dopo l’ok della Camera alla riforma, in attesa del Senato, non si ferma la mobilitazione in tutta Italia. A Milano occupata l’Accademia di Brera. A Cagliari corteo notturno. Si bloccano i licei di Roma. Studenti siciliani: “Presidio fino al 14 dicembre”
Dopo l’ok della Camera alla riforma, in attesa del Senato, non si ferma la mobilitazione in tutta Italia. A Milano occupata l’Accademia di Brera. A Cagliari corteo notturno. Si bloccano i licei di Roma. Studenti siciliani: “Presidio fino al 14 dicembre”
Il ddl Gelmini ha ottenuto l’approvazione della Camera, ma continua la protesta degli studenti. Le organizzazioni studentesche, ha ieri hanno stimato 400mila manifestanti in tutta Italia, lo avevano annunciato: anche dopo il passaggio a Montecitorio, la mobilitazione non si sarebbe fermata. In attesa dell’ok definitivo del Senato, è stato proprio così. Le occupazioni e gli atti dimostrativi sono ripresi stamani (1 dicembre) nelle principali città italiane.
A Milano è stata occupata l’Accademia di Brera. A quanto si apprende, è accaduto verso le 4 di stanotte, quando un gruppo di studenti ha fatto irruzione per protesta. La situazione è “tranquilla”, a quanto riferisce nelle prime ore del mattino la Questura del capoluogo lombardo.
Prosegue l’occupazione dei licei di Roma. Oggi tocca al Mamiani: gli studenti hanno occupato l’istituto, fanno sapere, “contro la riforma Gelmini e contro i tagli ai fondi per la scuola pubblica e i finanziamenti alle paritarie”.
A Cagliari c’è stato un corteo notturno degli universitari. Dopo il voto di ieri sera, resta presidiato il tetto del Palazzo delle Scienze e la protesta non è andata a dormire: la manifestazione, partita poco prima di mezzanotte, ha toccato varie tappe nelle strade principali della città. Anche qui occupate diverse facoltà.
Catania, la protesta è molto accesa. Nel corso della notte studenti di Scienze e tecnologie chimiche hanno occupato l’aula magna del dipartimento universitario, dove è prevista un’assemblea di studenti, docenti e ricercatori. Assemblee permanenti fissate anche nella facoltà di Scienze politiche e tra gli studenti delle superiori, con lo scopo di contestare “un governo insensibile al futuro dei propri giovani”.
Restano occupate Comune, facoltà e scuole di Palermo. Lo riferiscono fonti di agenzia. I ragazzi hanno passato la notte nel Palazzo delle Aquile, sede del consiglio comunale, occupato ieri sera quando i dimostranti avevano fatto irruzione interrompendo la seduta. La decisione di proseguire è arrivata dopo un’assemblea cittadina studentesca svolta in municipio. Nelle facoltà e scuole occupate il presidio verrà mantenuto “almeno fino al giorno 14 dicembre”, rendono noto, ovvero il voto di fiducia per il governo Berlusconi.
In attesa del pronunciamento in Senato, aggiungono, la riforma “verrà contrastata con tutti i mezzi a disposizione fino al suo ritiro”.
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