Il generale Giampaolo Ganzer (Ansa)
Processo per presunte irregolarità  nelle operazioni antidroga Le motivazioni della condanna a 14 anni per il comandante del Ros: «Tradì lealtà  verso lo Stato»

MILANO - Il generale Giampaolo Ganzer «non si è fatto scrupolo di accordarsi» con «pericolosissimi trafficanti». È quanto si legge nelle motivazioni della condanna a 14 anni per il comandante del Ros nel processo per presunte irregolarità  nelle operazioni antidroga. Nelle oltre 1.100 pagine di motivazioni, i giudici dell'ottava sezione penale di Milano, presieduta da Luigi Caiazzo, descrivono il generale come un uomo dalla «personalità  preoccupante» che «non ha minimamente esitato (...) a dar corso» a operazioni antidroga «basate su un metodo di lavoro assolutamente contrario alla legge, ripromettendosi dalle stesse risultati d'immagine straordinari per se stesso e per il suo Reparto».

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«Ganzer personalità  preoccupante: si accordò con i narcotrafficanti»

Il generale Giampaolo Ganzer (Ansa)

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Processo per presunte irregolarità  nelle operazioni antidroga Le motivazioni della condanna a 14 anni per il comandante del Ros: «Tradì lealtà  verso lo Stato»

MILANO – Il generale Giampaolo Ganzer «non si è fatto scrupolo di accordarsi» con «pericolosissimi trafficanti». È quanto si legge nelle motivazioni della condanna a 14 anni per il comandante del Ros nel processo per presunte irregolarità  nelle operazioni antidroga. Nelle oltre 1.100 pagine di motivazioni, i giudici dell’ottava sezione penale di Milano, presieduta da Luigi Caiazzo, descrivono il generale come un uomo dalla «personalità  preoccupante» che «non ha minimamente esitato (…) a dar corso» a operazioni antidroga «basate su un metodo di lavoro assolutamente contrario alla legge, ripromettendosi dalle stesse risultati d’immagine straordinari per se stesso e per il suo Reparto».

  Il generale Giampaolo Ganzer (Ansa)

  Il generale Giampaolo Ganzer (Ansa)

Processo per presunte irregolarità  nelle operazioni antidroga Le motivazioni della condanna a 14 anni per il comandante del Ros: «Tradì lealtà  verso lo Stato»

MILANO – Il generale Giampaolo Ganzer «non si è fatto scrupolo di accordarsi» con «pericolosissimi trafficanti». È quanto si legge nelle motivazioni della condanna a 14 anni per il comandante del Ros nel processo per presunte irregolarità  nelle operazioni antidroga. Nelle oltre 1.100 pagine di motivazioni, i giudici dell’ottava sezione penale di Milano, presieduta da Luigi Caiazzo, descrivono il generale come un uomo dalla «personalità  preoccupante» che «non ha minimamente esitato (…) a dar corso» a operazioni antidroga «basate su un metodo di lavoro assolutamente contrario alla legge, ripromettendosi dalle stesse risultati d’immagine straordinari per se stesso e per il suo Reparto».

Ganzer, si legge sempre nelle motivazioni della sentenza, «non si è fatto scrupolo di accordarsi (…) con pericolosissimi trafficanti, ai quali ha dato la possibilità di vendere in Italia decine di chili di sostanze stupefacenti e ha loro garantito l’assoluta impunità». Il comandante dei Ros inoltre «ha tradito, per interesse personale, tutti i suoi doveri, e fra gli altri quello di rispettare e far rispettare le leggi dello Stato».

«SMISURATA AMBIZIONE» – Non solo. I giudici milanesi motivano la mancata concessione al generale delle attenuanti generiche in quanto Ganzer è capace «di commettere anche gravissimi reati per raggiungere gli obiettivi ai quali è spinto dalla sua smisurata ambizione». Il 12 luglio scorso, oltre a Ganzer, i giudici hanno condannato altre 13 persone – a pene variabili dai 18 anni in giù – tra cui anche il generale Mauro Obinu e altri ex sottufficiali dell’Arma. L’accusa aveva chiesto per Ganzer 27 anni di carcere, ma i giudici lo avevano assolto dall’accusa contestata dalla Procura di associazione per delinquere e lo avevano condannato per episodi singoli di traffico internazionale di stupefacenti.

Il generale Giampaolo Ganzer (Ansa)

Processo per presunte irregolarità nelle operazioni antidroga Le motivazioni della condanna a 14 anni per il comandante del Ros: «Tradì lealtà verso lo Stato»

MILANO – Il generale Giampaolo Ganzer «non si è fatto scrupolo di accordarsi» con «pericolosissimi trafficanti». È?quanto si legge nelle motivazioni della condanna a 14 anni per il comandante del Ros nel processo per presunte irregolarità nelle operazioni antidroga. Nelle oltre 1.100 pagine di motivazioni, i giudici dell’ottava sezione penale di Milano, presieduta da Luigi Caiazzo, descrivono il generale come un uomo dalla «personalità preoccupante» che «non ha minimamente esitato (…) a dar corso» a operazioni antidroga «basate su un metodo di lavoro assolutamente contrario alla legge, ripromettendosi dalle stesse risultati d’immagine straordinari per se stesso e per il suo Reparto».


Ganzer, si legge sempre nelle motivazioni della sentenza, «non si è fatto scrupolo di accordarsi (…) con pericolosissimi trafficanti, ai quali ha dato la possibilità di vendere in Italia decine di chili di sostanze stupefacenti e ha loro garantito l’assoluta impunità». Il comandante dei Ros inoltre «ha tradito, per interesse personale, tutti i suoi doveri, e fra gli altri quello di rispettare e far rispettare le leggi dello Stato».

«SMISURATA AMBIZIONE» – Non solo. I giudici milanesi motivano la mancata concessione al generale delle attenuanti generiche in quanto Ganzer è capace «di commettere anche gravissimi reati per raggiungere gli obiettivi ai quali è spinto dalla sua smisurata ambizione». Il 12 luglio scorso, oltre a Ganzer, i giudici hanno condannato altre 13 persone – a pene variabili dai 18 anni in giù – tra cui anche il generale Mauro Obinu e altri ex sottufficiali dell’Arma. L’accusa aveva chiesto per Ganzer 27 anni di carcere, ma i giudici lo avevano assolto dall’accusa contestata dalla Procura di associazione per delinquere e lo avevano condannato per episodi singoli di traffico internazionale di stupefacenti.

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