Il fondatore di Wikileaks Julian Assange e la copertina di Spiegel Il fondatore di Wikileaks Julian Assange e la copertina di Spiegel
Frattini: sara' l'11 settembre della diplomazia Responsabili sito, hacker contro di noi

ROMA - Cresce l'attesa per la pubblicazione, questa sera, di una valanga di documenti ottenuti da Wikileaks che riguardano comunicazioni tra il Dipartimento di Stato Usa e più paesi con il rischio di creare un 'imbarazzo diplomatico' planetario e molti danni alle relazioni tra Washington e il resto del mondo. Da giorni il Dipartimento di Stato sta avvertendo del pericolo le cancellerie di mezzo mondo, Italia inclusa, per anticipare la notizia della diffusione dei documenti e smorzare eventuali reazioni. In Italia continuano a rincorrersi le voci sui possibili contenuti dei documenti che verranno rivelati questa sera e che potrebbero riguardare anche esponenti del governo.

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Wikileaks, i primi files

Il fondatore di Wikileaks Julian Assange e la copertina di Spiegel

Il fondatore di Wikileaks Julian Assange e la copertina di Spiegel Il fondatore di Wikileaks Julian Assange e la copertina di Spiegel

Frattini: sara’ l’11 settembre della diplomazia Responsabili sito, hacker contro di noi

ROMA – Cresce l’attesa per la pubblicazione, questa sera, di una valanga di documenti ottenuti da Wikileaks che riguardano comunicazioni tra il Dipartimento di Stato Usa e più paesi con il rischio di creare un ‘imbarazzo diplomatico’ planetario e molti danni alle relazioni tra Washington e il resto del mondo. Da giorni il Dipartimento di Stato sta avvertendo del pericolo le cancellerie di mezzo mondo, Italia inclusa, per anticipare la notizia della diffusione dei documenti e smorzare eventuali reazioni. In Italia continuano a rincorrersi le voci sui possibili contenuti dei documenti che verranno rivelati questa sera e che potrebbero riguardare anche esponenti del governo.

Il fondatore di Wikileaks Julian Assange e la copertina di Spiegel Il fondatore di Wikileaks Julian Assange e la copertina di Spiegel

Frattini: sara’ l’11 settembre della diplomazia Responsabili sito, hacker contro di noi

ROMA – Cresce l’attesa per la pubblicazione, questa sera, di una valanga di documenti ottenuti da Wikileaks che riguardano comunicazioni tra il Dipartimento di Stato Usa e più paesi con il rischio di creare un ‘imbarazzo diplomatico’ planetario e molti danni alle relazioni tra Washington e il resto del mondo. Da giorni il Dipartimento di Stato sta avvertendo del pericolo le cancellerie di mezzo mondo, Italia inclusa, per anticipare la notizia della diffusione dei documenti e smorzare eventuali reazioni. In Italia continuano a rincorrersi le voci sui possibili contenuti dei documenti che verranno rivelati questa sera e che potrebbero riguardare anche esponenti del governo.


WIKILEAKS: RESPONSABILI SITO, SIAMO SOTTO ATTACCO – “Stiamo subendo un DDoS (distributed denial of service, letteralmente negazione del servizio)”, si legge nel messaggio su Twitter. Il sito da circa un’ora era effettivamente irraggiungibile, ma avverte che il Guardian, il New York Times, El Pais, Le Monde e lo Spiegel pubblicheranno ugualmente i documenti in proprio possesso, qualunque sara’ lo stato del sito di Wikileaks questa sera.

TURCHIA; ANKARA S’ASPETTA UNA “MAZZATA”, STAMPA – “Turchia e Usa s’aspettano una mazzata da Wikileaks”: è questo il significativo titolo che l’edizione on-line del quotidiano turco Hurriyet dedica oggi all’imminente pubblicazione su Wikileaks dei carteggi segreti del Dipartimento di Stato Usa degli ultimi quattro anni. Intanto nel Paese della Mezzaluna si rincorrono frenetiche le illazioni sul contenuto dei documenti circa i rapporti fra Ankara e Washington. Documenti che – il “si dice” è d’obbligo – conterrebbero le prove del reciproco doppio gioco fatto da entrambi i Paesi nel dare aiuti al terrorismo curdo e ad al Qaida.

FRATTINI, FAREMO DI TUTTO PER AIUTARE AMICI USA – “La vera vittima di Wikileaks sono gli Stati Uniti, è in atto un’azione per screditarli e noi dobbiamo fare di tutto per aiutare i nostri amici americani per tutelare le relazioni diplomatiche internazionali”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini, appena atterrato a Doha, prima tappa di un tour nel Golfo persico. Il titolare della Farnesina ha ribadito di non conoscere i contenuti dei file del sito di Julian Assange, attesi nelle prossime ore sul suo sito, ma che “per l’Italia non ci dovrebbe essere nulla di preoccupante”. “In ogni caso – ha aggiunto – niente può scalfire la solidità dei rapporti tra Roma e Washington. Intanto l’ammiraglio Mike Mullen, del diperatimento di Stato Usa, definisce la pubblicazione dei documenti ”Un precedente molto, molto pericoloso. Mi auguro che, prima o poi, i responsabili si assumano la responsabilita’ delle vita che stanno esponendo e smettano la fuga di notizie”.

WIKILEAKS, SERVER AL MOMENTO NON RAGGIUNGIBILE – Il sito principale di Wikileaks risulta al momento irraggiungibile. Non ci sono indicazioni sulle ragioni: prima di una pubblicazione importante l’indirizzo web usualmente va offline per consentire il caricamento dei nuovi contenuti. Ma negli ambienti internet circolano varie ipotesi, dal sovraccarico causato dal numero eccessivo di visitatori che digitano l’indirizzo fino a un ipotetico attacco hacker, ipotesi quest’ultima tutta da confermare.

– MISTERO SU ASSANGE, OGGI IN VIDEO IN GIORDANIA – Dov’è Julian Assange, mentre la bomba WikiLeaks sta per abbattersi sui governi di tutto il mondo? ”Non posso essere lì con voi oggi ma sono costretto ad apparire su un link video su Internet, perché ho la Cia alle calcagna”: così il fondatore di Wikileaks oggi nel suo intervento video alla conferenza dei giornalisti investigativi ad Amman, in Giordania. ”La Giordania non è il posto migliore dove stare se ti cerca la Cia”, ha detto Assange, spiegando di non poter dire dove si trova in questo momento. L’hacker giornalista più famoso del mondo ha detto di aver passato l’ultimo mese spendendo ogni energia sulla raccolta dei documenti che oggi temono tutti i potenti della Terra. ”Già si possono vedere gli effetti del mio lavoro: nella scorsa settimana gli Usa hanno cercato con tutte le forze di disinnescare il meccanismo, avvertendo i governi ma senza sapere cosa stiamo davvero per pubblicare”, ha detto. Assange ha poi negato che le pubblicazioni metteranno in pericolo vite umane: ”La nostra organizzazione ha una storia di 4 anni di pubblicazioni, e per quanto ne sappiamo nessuno è mai stato in pericolo per le nostre rivelazioni”.

 

– SUL WEB GIRA COPERTINA SPIEGEL CON ANTICIPAZIONI – Piccolo giallo su ‘Der Spiegel’, uno dei giornali che dovrebbe avere le anticipazioni sui file di Wikileaks. Un giornalista free lance, Symor Jenkins, afferma di aver acquistato a Basilea in Svizzera una copia della rivista tedesca che dovrebbe uscire in Germania solo domani. Alle 22.30 di stasera dovrebbe uscire nella versione online dello Spiegel. Si tratterebbe, se fosse confermato, di un’uscita anticipata in Svizzera ricca di anticipazioni dei file del sito di Assange. Al momento non e’ ancora stato possibile appurare se si tratti di un falso, di un errore di distribuzione o di un’anticipazione voluta dallo Spiegel. Nella copertina del periodico compare la grossa scritta, ‘Enthullt’ (Rivelato), e il sottotitolo: ”come l’America vede il mondo, il rapporto segreto del Dipartimento di Stato americano” e 12 foto di personaggi illustri: tra questi, solo per citarne alcuni, il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, con la didascalia ‘questo e’ Hitler’, il colonnello Muammar Gheddafi (‘procaci biondine come infermiere’), il presidente afghano Karzai (‘spinto dalla paranoia’), il presidente francese Sarkozy (‘imperatore senza vestiti’) e ultimo in fondo a destra, il premier italiano Silvio Berlusconi. ‘Feste selvagge’, recita invece la didascalia sotto il presidente del Consiglio italiano.

– FRATTINI,FUGA NOTIZIE RIVELA VULNERABILITA’ USA– La pubblicazione da parte di Wikileaks imminente, dei documenti del dipartimento di Stato Usa ”dimostra la vulnerabilita’ degli Stati Uniti” sul piano della sicurezza dei propri dati sensibili. Lo ha detto il ministro degli esteri, Franco Frattini, conversando con i giornalisti a bordo dell’aereo che lo ha portato in Qatar. ”E’ bastato che un funzionario fornisse il proprio codice di accesso” al sito di Julian Assange perche’ venissero prelevati, e poi pubblicati, gli scambi di informazioni tra le ambasciate Usa e il dipartimento di Stato. ”Se succede questo in America – si chiede sconcertato il ministro – figuriamoci cosa succede in paesi con standard di sicurezza apparentemente meno sofisticati”. Il titolare della Farnesina ha assicurato che in Italia ”i dati sensibili sono assolutamente sicuri”. Conversando con i giornalisti a bordo dell’aereo che lo ha portato in Qatar, Frattini ha spiegato che ”come l’11 settembre ha cambiato l’assetto mondiale sul piano della sicurezza, cosi’ le notizie che usciranno da Wikileaks lo cambieranno sul piano dei rapporti diplomatici tra i Paesi”. Ma come all’indomani dell’11 settembre si creo’ una coalizione internazionale contro il terrorismo, anche in questo caso – e’ l’auspicio di Frattini – ci si dovra’ mettere subito al lavoro per ripristinare il clima di fiducia tra le diplomazie mondiali. Per il capo della diplomazia italiana le ripercussioni negative delle rivelazioni non dipenderanno tanto dal contenuto dei file resi pubblici da Julian Assange, quanto da quello che succedera’ d’ora in avanti sul piano della fiducia. A rischio ci sono processi di pace e trattative tra Stati: se un ambasciatore italiano sa che il governo di un Paese con cui l’Italia sta trattando fa il doppio gioco, ha spiegato il ministro, ”lui ha l’obbligo di dirmelo, ma non significa che il suo commento debba finire sui giornali” mettendo a repentaglio l’intera operazione. ”La diplomazia o e’ confidenziale, o non e’ diplomazia. E a questo punto nessuno si fidera’ piu’ dell’altro”, ha concluso Frattini.   – FRATTINI, SARA’ 11 SETTEMBRE DIPLOMAZIA – Le imminenti rivelazioni di Wikileaks saranno ”l’11 settembre della diplomazia mondiale” perche’ ”faranno saltare tutti i rapporti di fiducia tra gli Stati”. Ne’ e’ convinto il ministro degli Esteri Franco Frattini a poche ore dalla pubblicazione dei documenti americani dei quali precisa di non conoscere ancora il contenuto.

– ASSANGE, FILE SU MAGGIORI QUESTIONI MONDIALI – “I documenti che stiamo per pubblicare riguardano essenzialmente tutta le maggiori questioni in ogni Paese del mondo”. Lo afferma – riporta l’agenzia Bloomberg – il fondatore di Wikileaks, Julian Assange.

– STAMPA GB, DA USA CRITICHE A MANDELA E KARZAI – I documenti di Wikileaks svelerebbero anche le critiche mosse dai diplomatici statunitensi a Nelson Mandela e Hamid Karzai. Secondo quanto scrive oggi il domenicale britannico Mail On Sunday, l’ex presidente sudafricano sarebbe finito nel mirino dei diplomatici per il suo scontro con George Bush quando questi decise di invadere l’Iraq. Mandela lo aveva accusato di essere razzista, dichiarando che il presidente Usa aveva ignorato le richieste delle Nazioni Unite perche’ il suo segretario generale all’epoca, Kofi Annan, era nero. Mandela all’epoca aveva anche attaccato l’allora premier britannico Tony Blair, definendolo ”il ministro degli Esteri degli Usa”. Tra gli altri leader mondiale che in passato si sono scontrati con gli Usa e che potrebbero essere stai oggetto di commenti negativi negli scambi diplomatici ottenuti da Wikileaks – che risalirebbero al periodo tra gennaio 2006 e dicembre 2009 – vi sono anche Hamid Karzai, il colonnello Gheddafi e Robert Mugabe.

– FRATTINI, PREOCCUPATO PER ITALIA NON PER UNA PARTE POLITICA – “La mia preoccupazione è per l’Italia e non per una parte politica”. Così il ministro degli Esteri Franco Frattini, in un’intervista al TG2, sull’imminente pubblicazione di documenti riservati americani su Wikileaks. “Certamente ci sarà qualcosa che riguarda l’Italia, non necessariamente questo governo. Si parla di notizie che iniziano dal 2006, quando il governo era un altro, quindi la mia preoccupazione è per l’Italia e non per una parte politica”. In un’intervista al Corriere della Sera Frattini smentisce la definizione di ‘complotto’, ma insiste sulla “preoccupazione per la combinazione di fattori diversi che combinati insieme potrebbero danneggiare l’immagine dell’Italia e il nostro interesse nazionale” sottolineando inoltre che con la diffusione dei documenti Wikileaks commette “una palese violazione di una norma di legge, perseguibile penalmente”. E invita anche la magistratura italiana ad indagare su Wikileaks e sul suo leader Julian Assange e a possibili procedimenti penali: “credo che la magistratura dovrà valutarlo seriamente”. Sempre per quanto riguarda l’eventualità di valutazioni americane sul presidente del Consiglio Silvio Berlusconi la Stampa cita la battuta “Obama abbronzato” e aggiunge “L’america si arrabbiò” oltre a ricordare le “perplessità” sui rapporti con Putin e Gheddafi. La Stampa riferisce poi dell’errore della diplomazia americana che per la successione a Giovanni Paolo II “aveva scommesso su un candidato sudamericano”. In questo caso Wikileaks sembra non entrarci e il quotidiano di Torino cita documenti del Dipartimento di Stato ottenuti tramite le norme sul ‘Freedom information act’ e titola: “Eletto ratzinger gli americani sono sotto choc”.

– POLONIA, FILE RIGUARDANO ANCHE SCUDO ANTIMISSILE – Timori anche in Polonia per l’imminente pubblicazione dei file segreti di Wikileaks: secondo quanto si legge sull’agenzia di stampa polacca Pap, i documenti che riguardano Varsavia conterrebbero delicate rivelazioni sui retroscena dell’accordo Usa-Polonia sullo scudo antimissile, un dossier che ha creato parecchie tensioni con la Russia.

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