La richiesta della Cgil: polizia e magistratura si impegnino per trovare i resti del sindacalista, ucciso dalla mafia nel 1948 a Corleone. Forse il corpo in una foiba scoperta nel 2008. "Sarebbe importante per la sua famiglia e per lo Stato democratico" ">

Placido Rizzotto, continua la ricerca del corpo

 La richiesta della Cgil: polizia e magistratura si impegnino per trovare i resti del sindacalista, ucciso dalla mafia nel 1948 a Corleone. Forse il corpo in una foiba scoperta nel 2008. “Sarebbe importante per la sua famiglia e per lo Stato democratico”

 La richiesta della Cgil: polizia e magistratura si impegnino per trovare i resti del sindacalista, ucciso dalla mafia nel 1948 a Corleone. Forse il corpo in una foiba scoperta nel 2008. “Sarebbe importante per la sua famiglia e per lo Stato democratico”

La Cgil chiede che le forze dell’ordine e la magistratura s’impegnino per ritrovare anche i resti di Placido Rizzotto, recuperati nel 1949 in una foiba di Rocca Busambra dal capitano Carlo Alberto Dalla Chiesa, e poi “smarriti” negli archivi del tribunale di Palermo o presso la Corte di Cassazione a Roma. E’ quanto si apprende da una nota diffusa oggi (26 novembre) dalla Camera del Lavoro metropolitana di Palermo.

“Anche a distanza di 62 anni dal suo assassinio – spiega il sindacato -, ritrovare il corpo di Rizzotto avrebbe un grande valore umano e una grande importanza civile per la sua famiglia, per la Cgil  e per lo Stato democratico”. Lo dichiarano il segretario della Cgil, Maurizio Calà, e il responsabile del dipartimento legalità Dino Paternostro, segretario della Cgil di Corleone, spiegando che questo “sarebbe il modo per affermare verità e giustizia e onorare la memoria di un martire della libertà”.

La Cgil ringrazia la polizia
e la magistratura per l’impegno profuso in questi ultimi anni per il recupero dei resti di Placido Rizzotto, segretario della Camera del lavoro di Corleone, assassinato dalla mafia del feudo nel 1948. Adesso è in corso la comparazione del Dna di Carmelo Rizzotto, padre di Placido, con le ossa recuperate dalla polizia di Stato in una foiba di Rocca Busambra nel 2008.

“Chiediamo – aggiungono i sindacalisti – che gli esami vengano effettuati su tutti i reperti rinvenuti, nella speranza che i riscontri possano essere positivi, per dare finalmente la giusta sepoltura ad un uomo che combatté, da partigiano, sui monti della Carnia per dare la libertà all’Italia e che poi in Sicilia guidò i contadini nella lotta per la terra, per i diritti, per la democrazia e contro la mafia”.

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