«Per gli Usa, l’India è una strategia per il lavoro»

MUMBAI Inizia il tour in Asia: Obama annuncia contratti per 10 miliardi e 54mila posti di lavoro

L’audience erano imprenditori indiani e statunitensi, ma il presidente degli Stati uniti Barack Obama doveva aver ben in mente il «lavoratore americano medio», nel pronunciare il suo primo discorso a Mumbai, la metropoli considerata capitale economica dell’India, dove è atterrato ieri mattina – prima tappa di un tour asiatico che proseguirà  in Indonesia, Corea del sud e Giappone.

MUMBAI Inizia il tour in Asia: Obama annuncia contratti per 10 miliardi e 54mila posti di lavoro

L’audience erano imprenditori indiani e statunitensi, ma il presidente degli Stati uniti Barack Obama doveva aver ben in mente il «lavoratore americano medio», nel pronunciare il suo primo discorso a Mumbai, la metropoli considerata capitale economica dell’India, dove è atterrato ieri mattina – prima tappa di un tour asiatico che proseguirà  in Indonesia, Corea del sud e Giappone. Gli Stati uniti «guardano l’Asia, e specialmente l’India, come il mercato del futuro», ha detto Obama. Mercato, export e jobs, posti di lavoro, le parole chiave della giornata. «Esiste una caricatura dell’India come paese di call-centre che tolgono posti di lavoro agli americani», ha detto Obama, reduce da una sconfitta elettorale dominata dai temi della crisi e della disoccupazione: «Per noi invece l’India è un’opportunità per esportare i nostri prodotti in un mercato in crescita. E’ una strategia per il lavoro». 
A rafforzare il messaggio, Obama ha annunciato contratti e accordi commerciali per 10 miliardi di dollari – che sosterranno 54mila posti di lavoro negli Usa, ha sottolineato uno dei suoi assistenti, Michael Froman. I contratti (molti in via di negoziato da tempo) vanno dai 30 aerei Boeing 737 comprati da una compagnia privata, all’accordo per uno stabilimento dove assemblare moto Harley-Davidson (anche qui i consumi di lusso vanno benissimo), a turbine a gas e a vapore per il gruppo Reliance Industries, e poi contratti per il settore militare: 10 aerei da trasporto Boeing C-17, motori GeneraElectric per aerei caccia. Ma dalla crescente cooperazione militare con l’India gli Usa sperano di più: Boeing e Lockheed Martin sono in gara per vendere a New Delhi 126 aerei caccia, per 11 miliardi di dollari. 
La giornata di Michelle e Barack Obama era cominciata al Taj Mahal, l’hotel di lusso teatro dell’attacco del dicembre 2008 da parte di un commando arrivato dal Pakistan. E’ stata la prima strettoia diplomatica, per Washington: nel rendere omaggio alle vittime, il presidente americano si è limitato a dire che nella battaglia per la sicurezza «Usa e India sono uniti»: nessun accenno al Pakistan, hanno notato molti commentatori indiani.
E’ solo un assaggio: gli aspetti politici delle relazioni bilaterali saranno al centro oggi, quando gli Obama arrivano a New Delhi – dalla sicurezza e le relazioni col Pakistan e il conflitto afghano, alla cooperazione nucleare. La Casa Bianca ha già fatto sapere rimuoverà quasi tutte le residue limitazioni alla fornitura di tecnologie «sensibili» (nucleari, chimiche missilistiche) all’India.

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