Gaza, assassinio mirato con l’aiuto del Cairo

ISRAELE Netanyahu incontra Hillary Clinton: «Nessuno stop alla colonizzazione»

Benyamin Netanyahu ieri ribadito la sua «serietà » nel cercare un accordo con i palestinesi ma il premier si è guardato dal promettere l’interruzione dei progetti edilizi nelle colonie israeliane in Cisgiordania e a Gerusalemme est durante il colloquio avuto a New York con il Segretario di stato Hillary Clinton.

ISRAELE Netanyahu incontra Hillary Clinton: «Nessuno stop alla colonizzazione»

Benyamin Netanyahu ieri ribadito la sua «serietà » nel cercare un accordo con i palestinesi ma il premier si è guardato dal promettere l’interruzione dei progetti edilizi nelle colonie israeliane in Cisgiordania e a Gerusalemme est durante il colloquio avuto a New York con il Segretario di stato Hillary Clinton. Nei Territori occupati intanto si riaccende il conflitto, specie lungo le linee tra Gaza e Israele. Ieri mentre alla Muqata di Ramallah migliaia di palestinesi partecipavano alle commemorazioni per il sesto anniversario della morte di Yasser Arafat, ad Abasan, nel sud di Gaza, l’aviazione israeliana colpiva più volte un edificio. All’interno c’erano i membri di un commando del Fronte popolare (Fplp) che poco prima, secondo la versione del portavoce militare, avevano aperto il fuoco contro soldati di pattuglia a ridosso della «zona cuscinetto» proclamata unilateralmente da Israele all’interno di Gaza. Ieri sera non si sapeva nulla della sorte degli uomini del Fplp. Da Gaza sarebbe poi partito un razzo artigianale in direzione di Ashkelon che ha danneggiato alcune auto. 
La tensione a Gaza è tornata a salire una settimana fa dopo «l’omicidio mirato» da parte di Israele di Mohammed Nimnim, comandante dell’Esercito dell’Islam, una cellula qaedista che opera a Gaza, arso vivo nella sua automobile esplosa davanti a una stazione della polizia. Questa uccisione assume con il passare dei giorni contorni sempre più misteriosi che chiamano in causa anche i servizi statunitensi ed egiziani. All’inizio Israele non aveva commentato l’attacco ma in un secondo momento il portavoce militare ha detto che Nimnim faceva parte di un gruppo legato ad al-Qaeda che stava pianificando attentati contro obiettivi israeliani e americani nel Sinai, lasciando intendere che Washington aveva approvato l’operazione. Un sito di intelligence israeliano aveva addirittura ipotizzato il lancio di un missile da parte di una nave da guerra statunitense contro l’auto di Nimnim. A quanto pare anche l’Egitto avrebbe contribuito a uccidere il comandante dell’Esercito dell’Islam. A sostenerlo è il settimanale Time, sottolineando come il Cairo abbia fornito assistenza di intelligence a Israele non solo in questa occasione ma in tante altre in passato, «molto di più» di quanto si sappia.

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