Forza nuova, la casa gliela trova il Comune

MILANO Neofascisti in corso Buenos Aires

MILANO Neofascisti in corso Buenos Aires

Shopping neofascista. Il comune di Milano ha assegnato una nuova sede a Forza Nuova. 290 metri quadri nella via più commerciale d’Europa, corso Buenos Aires. L’inaugurazione è in programma il prossimo 18 dicembre. Sei giorni dopo l’anniversario della strage di piazza Fontana. Si tratta di una vera e propria provocazione e di uno sfregio inaccettabile per la città del 25 aprile. Il sindaco Letizia Moratti non sa e non risponde. «Lo apprendo dai voi, non lo sapevo. Adesso verificherò con gli uffici» ha risposto sorprendentemente ai giornalisti. E mentre il sindaco si informa, gli ex An del Pdl che da anni flirtano con gruppi neofascisti – adesso che i finiani se ne vanno – fanno regali agli estremisti di destra in vista dell’imminente campagna elettorale.
L’asta pubblica per i contratti di locazione degli spazi del comune risale al 5 luglio scorso. Ma l’assegnazione ufficiale è del 28 novembre. Nel documento del settore demanio e vendite di Palazzo Marino si legge nero su bianco che il lotto 5 di corso Buenos Aires 19/20 è assegnato a Forza Nuova a nome di Duilio Canu per 19.250 euro. E’ la prima volta che gli estremisti di destra e i pezzi di istituzioni che li favoriscono non si sentono neppure in dovere di usare vie laterali e nomi di comodo. Agiscono a viso scoperto come se tutto fosse normale. «L’istruttoria per l’assegnazione è stata gestita in sede tecnica e non politica – dichiara Marco Osnato, consigliere del Pdl, ex An con un passato nel Fronte della Gioventù – si vede che Forza nuova aveva i requisiti, in fondo si presenta anche alle elezioni». Altro che atto tecnico. Si tratta di una specie di arruolamento dei neofascisti nella campagna elettorale delle comunali di maggio. E magari anche per le politiche sempre più imminenti. Saltata la sponda degli uomini di Gianfranco Fini che hanno superato il Pdl al centro, a qualcuno piace l’idea di coprire lo spazio lasciato vuoto a destra. E il caso di corso Buenos Aires e solo l’ultimo e più eclatante episodio di questo spostamento della destra istituzionale milanese. Poche settimane fa l’Aler ha concesso un locale a una delle organizzazioni di facciata degli Hammerskin, nelle case popolari di viale Brianza 20. Nella città dove scoppia un putiferio quando vengono assegnati 20 alloggi popolari ai rom scacciati da via Triboniano nessuno si lamenta quando l’Aler concede spazi a forze di estrema destra.
Nelle dinamiche che animano l’alleanza tra Pdl e Lega la pregiudiziale antifascista è sempre più debole. L’estremismo di destra diventa terrà di conquista con gli ex An fedeli a Berlusconi che danno protezioni a realtà riconosciute del neofascismo milanese, e con la Lega che copre e a volte appoggia. Quel che resta di Casa Pound a Milano si trova nella sede dei volontari verdi di Borghezio dove è previsto anche il prossimo raduno della Decima Mas.
«Considerare Forza nuova una associazione no profit – ha dichiarato Sergio Pifferi, coordinatore regionale dell’Idv – è una precisa scelta politica e uno schiaffo al vero volontariato no profit». Soprattutto è uno schiaffo alla città medaglia d’oro della Resistenza. «Chiediamo al sindaco – ha dichiarato Luciano Muhlbauer, coordinatore cittadino del Prc – di revocare la concessione prima del 18 dicembre. In caso contrario riterremo legittime le iniziative che i cittadini vorranno promuovere». Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz il 7 dicembre riceverà l’ambrogino d’oro dal sindaco: «Le chiederò conto di questa cosa», ha detto a Radio Popolare. «E’ una vergogna che il Comune affitti uno dei tanti immobili sfitti a un partito dichiaratamente fascista – ha dichiarato Giuliano Pisapia – nascondersi dietro al fatto che abbia regolarmente partecipato al bando di assegnazione non attenua le responsabilità politiche».

0 comments

Leave a Reply

Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Sign In

Reset Your Password