"Assoluta sintonia, si va avanti con il programma e le riforme": questa la linea emersa dall'incontro ad Arcore tra Carroccio e presidente del consiglio. Nessun accenno alle parole di Fini. I due alleati insieme in Veneto per l'emergenza alluvioni

 (immagini di Fabrizio Ricci)
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Berlusconi e Bossi, come se niente fosse

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“Assoluta sintonia, si va avanti con il programma e le riforme”: questa la linea emersa dall’incontro ad Arcore tra Carroccio e presidente del consiglio. Nessun accenno alle parole di Fini. I due alleati insieme in Veneto per l’emergenza alluvioni

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“Assoluta sintonia, si va avanti con il programma e le riforme”: questa la linea emersa dall’incontro ad Arcore tra Carroccio e presidente del consiglio. Nessun accenno alle parole di Fini. I due alleati insieme in Veneto per l’emergenza alluvioni

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“Si è deciso di proseguire con l’azione riformatrice per realizzare il programma. Ne è emersa un’assoluta sintonia sui concreti problemi del Paese e sulle azioni da realizzare”. Avanti tutta, come se niente fosse. E’ questa la linea decisa oggi ad Arcore dalla Lega di Umberto Bossi e da Berlusconi che si sono incontrati per valutare il da farsi dopo l’ultimatum di Bastia Umbra lanciato da Gianfranco Fini. Una linea ribadita al termine del vertice con una breve nota congiunta del capogruppo della Lega alla Camera Marco Reguzzoni e del capogruppo al Senato, Federico Bricolo, al termine dell’incontro di Arcore con Silvio Berlusconi.E, sempre dalla nota si apprende che domani, martedì 9 novembre, proprio i due alleati di ferro, Bossi e Berlusconi, si sposteranno in Veneto nei territori colpiti dall’alluvione dove Bertolaso ha organizzato una giornata di visita e sopralluoghi, che sembra studiata ad arte per favorire l’immagine del ‘Governo del fare’, cara al premier, e tenere lontana il più possibile la crisi politica in atto. La prima reazione agli esiti del vertice di Arcore è quella del deputato di Futuro e Libertà, Benedetto Della Vedova, secondo il quale “la dichiarazione della Lega dice tutto ma dice anche nulla, non mi sembra che sia una risposta alla proposta che noi abbiamo fatto. Staremo a vedere se nelle prossime giornate Berlusconi vorrà aggiungere qualcosa e darci una risposta chiara”. In ogni caso il deputato di Fli, dai microfoni di CNRmedia, ribadisce che sono arriveranno le mosse richieste da Fini “noi abbiamo già spiegato cosa faremo e il Governo diventerà un governicchio. La palla è nelle mani del presidente del Consiglio”.Intanto, a sostegno della richiesta di presentare una mozione di sfiducia al Governo Berlusconi in Parlamento arriva l’annuncio delPopolo Viola: “Sciopero della fame ad oltranza, finché in Parlamento non si decideranno a sfiduciare Berlusconi. A noi non importa quale gruppo parlamentare presenterà la mozione di sfiducia – ha spiegato Gianfranco Mascia, uno degli organizzatori dei NoBDay – l’importante è che lo si faccia al più presto”. Ma anche all’interno del Pd la questione mozione di sfiducia fa discutere. “Mi domando cosa aspetta il Pd a presentare una mozione di sfiducia? Cos’altro deve succedere o crollare?”, ha dichiarato oggi l’ex Vice Presidente del Senato, Gavino Angius. Per l’esponente Pd stiamo assistendo a due paradossi: “Il primo che il Pdl, dopo aver usato il Parlamento più o meno come uno zerbino adesso, in polemica con Fini, ne invoca la sovranità, perché lì sostengono che il governo deve essere eventualmente sfiduciato. Il secondo paradosso è che le opposizioni, in particolare il Pd, che hanno sempre, e giustamente, denunciato l’esproprio del Parlamento da parte del governo e della maggioranza, ora non si decidono a presentare una bella mozione di sfiducia al governo”.

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