Lanci di petardi e lacrimogeni
Lanci di petardi e lacrimogeni
TERZIGNO (NAPOLI) – Ancora scontri nella notte tra le forze dell’ordine e manifestanti a Terzigno (Napoli): si sono sono fronteggiati da un capo all’altro della rotonda Panoramica con lanci di petardi e lacrimogeni. Piu’ volte i manifestanti, si tratta di gruppi di giovanissimi, sono avanzati verso le forze dell’ordine che hanno reagito con piccole cariche di alleggerimento. Sul selciato gli agenti hanno anche trovato una molotov non esplosa, mentre almeno altre tre molotov sono state fatte esplodere a poca distanza da un mezzo della polizia. E ancora lanci di pietre verso i poliziotti e masserizie date alle fiamme lungo la strada che collega la rotonda Panoramica al centro di Boscoreale. Quando i giovani manifestanti – alcuni hanno agito a volto scoperto – sono arretrati, hanno messo di traverso lungo la carreggiata l’autovettura di un giornalista freelance, incendiandola successivamente in modo da rallentare l’avanzata delle forze dell’ordine. La rotonda Panoramica – come ogni sera rimasta al buio perche’ qualcuno ha staccato la corrente – e’ stata illuminata solo dai bagliori di petardi e lacrimogeni. Al termine delle operazioni, due persone sono state fermate dalla polizia per essere identificate. Al momento, per fortuna, non si segnalano feriti.
SINDACO BOSCOREALE, FERMIAMO I VIOLENTI – Il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, a seguito degli incidenti avvenuti la scorsa notte ha fatto un appello affinche’ siano fermati i violenti che si sono infiltrati tra quanti stanno protestando contro l’apertura di una seconda discarica nel parco del Vesuvio. Il sindaco Langella ha anche chiesto lo slittamento di qualche ora dell’incontro in Prefettura convocato per l’eventuale firma di un’intesa discussa nel corso di un vertice avvenuto ieri pomeriggio. Intanto e’ stato reso noto il bilancio degli scontri avvenuti la scorsa notte. Negli scontri tra forze dell’ordine e sedicenti manifestanti, che da quanto si apprende con i comitati non avrebbero nulla a che fare con i promotori della protesta, sono rimasti feriti 5 poliziotti ed un carabiniere. Hanno tutti riportato contusioni guaribili in pochi giorni.
SI ALLARGA NEL NAPOLETANO FRONTE PROTESTA – Si allarga nel napoletano il fronte della protesta contro le discariche. All’alba di oggi un gruppo di manifestanti ha inscenato una manifestazione dinanzi all’ingresso della discarica di Chiaiano in via Cupa del Cane. Alcune decine di persone, secondo quanto si apprende dalle forze dell’ordine, hanno rallentato l’accesso dei camion all’invaso, l’unico finora utilizzato al momento dal comune di Napoli per lo smistamenti di 700 delle oltre 1400 tonnellate di rifiuti quotidianamente prodotte. Le operazioni di scarico sono riprese regolarmente solo grazie all’intervento della Polizia che ha presidiato per qualche ora sia l’accesso di Chiaiano che quello dei Camaldoli.
SOSPESA CAVA VITIELLO, PAROLA PASSA A CITTADINI Sospesa a ”tempo indeterminato” ogni determinazione relativa all’apertura di Cava Vitiello, la seconda discarica nel Parco nazionale del Vesuvio, conferimento di rifiuti interrotto nella Cava ex Sari per tre giorni, a partire da oggi, per consentire ”i prelievi tecnici necessari per gli accertamenti di natura ambientale e sanitaria”, e, dopo la sospensione, possibilita’ di sversamento per i Comuni dell’area vesuviana (zona rossa) fino al suo esaurimento. Sono alcuni dei punti del documento stilato al termine del vertice che si e’ svolto nella Prefettura di Napoli e al quale hanno partecipato il governatore della Campania Stefano Caldoro, il prefetto Andrea De Martino e i sindaci dei paesi interessati. Tra i punti del documento, anche la cessazione ”immediata” delle proteste dei cittadini che da giorni manifestano contro l’apertura di Cava Vitiello. L’unica condizione, la fine delle proteste, che Bertolaso ha posto prima di giungere ”a qualsiasi firma alla bozza di documento” che potrebbe arrivare gia’ nella giornata di domani quando, a partire dalle dieci, si terra’ una nuova riunione con i sindaci dei Comuni vesuviani interessati dall’apertura del secondo invaso. Bisognera’, dunque, attendere oggi per l’eventuale firma del documento da parte dei sindaci che, nelle prossime ore, illustreranno i contenuti alle popolazioni. Nell’attesa, Bertolaso ha sottolineato che ”la bozza di accordo” non andra’ a incidere sugli altri siti. ”Non andiamo in alcun modo a creare problemi nelle altre discariche e nelle altre province – ha detto al termine dell’incontro – Abbiamo un termovalorizzatore, quello di Acerra, che funziona ed e’ in grado di ricevere tutto quello che viene prodotto nell’ambito della provincia di Napoli”. Nei fatti, con il documento, per Bertolaso, ”si e’ anticipato quello che e’ il percorso che deve essere poi definitivamente realizzato da parte della Regione per la soluzione definitiva del problema rifiuti”. Caldoro, dal canto suo, si e’ detto ”fiducioso”. ”Aspettiamo stanotte nel rispetto delle decisioni che si prenderanno”, ha affermato, ribadendo che la situazione attuale e’ la conseguenza di ”15 anni di ritardi e non decisione” da parte della vecchia amministrazione regionale. Il governatore ha poi chiarito che ”la Commissione Europea ha bloccato le risorse a causa della vecchia gestione”, ma, e’ ormai giunto il tempo di sbloccare quei fondi che appartengono alla Regione. Finisce cosi’ una giornata calda anche sul fronte delle polemiche che hanno visto come protagonisti l’Unione europea e il capo della Protezione civile Guido Bertolaso. “Sono molto preoccupato per quanto succede attualmente in Campania”, ha detto il commissario Ue all’ambiente Janez Potocnik, secondo cui “la situazione odierna ci fa pensare che le misure adottate dal 2007 in poi” dall’Italia “sono insufficienti”. Se la situazione non cambia ci sarà una condanna con sanzioni pecuniarie, avverte il commissario, ma Bertolaso replica a stretto giro: “L’Unione europea farebbe bene a fare il proprio mestiere”. Una posizione molto dura, che il capo della Protezione civile più tardi ha solo parzialmente attenuato: ”nessuna polemica, ma solo puntualizzazioni”, ”trovo molto scorretto fare di tutta l’erba un fascio e sostenere quindi, per una situazione temporanea di crisi, che non siamo usciti dall’emergenza, che il piano rifiuti non è stato attuato”. Il prefetto di Napoli De Martino ha invitato i cittadini che protestano a ”tornare alla vita di tutti i giorni, abbandonando piazze e strade”. ”Devono essere consapevoli – ha sottolineato – che i loro sindaci sono stati portavoce delle loro istanze”. Restano in attesa dell’arrivo dei sindaci i manifestanti dei presidi di Terzigno e Boscoreale per i quali una cosa deve essere messa in chiaro da subito: l’ex cava di pietra lavica non verra’ mai utilizzata per lo stoccaggio della spazzatura.
RIFIUTI : TERZIGNO; MANIFESTANTI CONTESTANO SINDACI TERZIGNO (NAPOLI) – I manifestanti che da giorni presidiano la rotonda Panoramica hanno questa sera contestato i sindaci dei comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Trecase e Terzigno che hanno illustrato l’ipotesi di intesa discussa questa sera in prefettura. I manifestanti hanno ribadito ai sindaci che si sono recati alla rotonda Panoramica che non c’e’ alcun margine di trattativa e che pretendono garanzie, anche attraverso un decreto legge, circa l’immediata revoca del progetto di apertura del secondo invaso, ovvero quello di cava Vitiello. Pertanto hanno annunciato che non scioglieranno il presidio. La revoca di ogni forma di protesta era considerata una delle condizioni prioritarie per avviare quanto stabilito nell’ipotesi di accordo raggiunta in prefettura. I sindaci dovranno recarsi di nuovo domattina dal prefetto di Napoli per sottoscrivere l’accordo.
RIFIUTI : MANIFESTANTI A SINDACO BOSCOREALE, NON FIRMARE INTESA TERZIGNO (NAPOLI), – Alcuni manifestanti hanno avvicinato il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, invitandolo energicamente a non firmare nella tarda mattinata l’ipotesi di intesa raggiunta ieri sera in prefettura. Tra i manifestanti anche alcuni giovani con il volto coperto da passamontagna che subito dopo si sono dileguati.(ANSA).
CRESCE IMMONDIZIA IN STRADE NAPOLI, 2400 TONNELLATE – Aumenta, nettamente, la quantità di rifiuti lungo le strade di Napoli: oggi la città conta ben 2400 tonnellate, vale a dire l’equivalente di due giorni di immondizia non raccolta. Sono soprattutto alcune zone del centro storico, come Sant’Anna di Palazzo, ad essere ‘sommerse’ da cumuli di immondizia che in molti casi occupano intere strade. E poi, sofferenza, sempre maggiore, anche nella periferia. Secondo quanto confermato dall’assessore all’Igiene Urbana del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli, al momento non si registrerebbero casi limite. Tra le situazioni, gravi, non risolte, l’automobile di un portatore di handicap sommersa da ieri dai rifiuti in via di San Giacomo, una delle stradine che costeggiano Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli. E nella notte numerosi cassonetti sono stati dati alle fiamme.
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