SCHIFANI: «non presiedevo io. stima e rispetto per tutta la Comunità ebraica»
«Quando ha parlato, sorrisi e battute tra io senatori. E Berlusconi ha confuso lo Stato di Israele con gli ebrei»
SCHIFANI: «non presiedevo io. stima e rispetto per tutta la Comunità ebraica»
«Quando ha parlato, sorrisi e battute tra io senatori. E Berlusconi ha confuso lo Stato di Israele con gli ebrei»
ROMA – «Gli ebrei italiani nel vedere e ascoltare l’esternazione del senatore Ciarrapico hanno provato rabbia e sconforto». Lo afferma in una nota il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, riferendosi all‘intervento al Senato dell’esponente del Pdl. «Ciarrapico non ha sorpreso perché tutti sanno che egli si è limitato, in un momento di sincerità, a dire ciò che ha sempre pensato degli ebrei, coerentemente con la sua formazione e la sua mentalità. Lo sconforto è nato da ciò che si è potuto cogliere intorno a lui: sorrisi, consenso, evidente soddisfazione di altri senatori che si compiacevano del fatto che qualcuno trovasse il coraggio di sfidare la correttezza politica e di ingiuriare nuovamente gli ebrei». Un attacco che sembra diretto al presidente del Senato, Schifani. In realtà in quel momento era Domenico Nania (Pdl) a presidere l’aula di Palazzo Madama. Ma il riferimento è soprattutto alla mancanza di indignazione di tutta l’aula nel momento delle parole offensive nei confronti degli ebrei. E all’assenza, finora, di provvedimenti contro Ciarrapico. Sia da parte del presidente del Senato, Schifani. Sia da parte del premier.
PRONTEZZA – Prosegue infatti Gattegna: «Nessuno dei presenti ha avuto la sensibilità, l’intelligenza e la prontezza per reagire, come sarebbe stato necessario, per tutelare soprattutto la dignità e l’onorabilità del Senato. All’incomprensibile silenzio del presidente dell’Aula, si è aggiunta la replica del presidente del Consiglio che non ha colto la gravità delle affermazioni di Ciarrapico e ha risposto in maniera assolutoria alle offese agli ebrei rinnovando la sua amicizia allo Stato di Israele, cioè confondendo due diverse entità».
ASPETTIAMO PROVVEDIMENTI DA SCHIFANI – «È sconfortante», sostiene Gattegna, «dover verificare l’alto prezzo che le istituzioni stanno pagando per il grave errore commesso da chi ha proposto e sostenuto l’elezione di una persona che si è sempre rivelata pronta a calpestare i valori fondamentali dello Stato democratico. Siamo in attesa di vedere se il presidente del Senato e il presidente del Consiglio adotteranno provvedimenti diretti a sanzionare quella grave offesa che è stata rivolta non solo agli ebrei, ma alle istituzioni nazionali, soprattutto per evitare che simili episodi si possano ripetere».
ESPULSIONE – In precedenza il vice presidente della comunità ebraica milanese, Daniele Nahum, ha chiesto al presidente dei senatori del Pdl Gasparri di espellere Ciarrapico dal gruppo parlamentare. «L’espulsione è un atto dovuto, perché in quelle parole sono palesi comportamenti antisemiti che devono essere puniti. Se così non fosse, vorrebbe dire che il Pdl giustifica quelle parole antisemite. In ogni caso siamo solidali con Fini». Riguardo la barzelletta raccontata dal premier Berlusconi sugli ebrei, Nahum ha parlato di «cattivo gusto. Un uomo politico dovrebbe stare attento anche quando non si trova in occasioni pubbliche».
LA NOTA DI SCHIFANI – Il portavoce del presidente del Senato, Eli Benedetti, in seguito ha precisato che al momento dell’intervento di Ciarrapico, Schifani non presiedeva i lavori dell’Aula che erano coordinati dal vice presidente di turno. «In ogni caso, il presidente Schifani stigmatizza le parole del senatore Ciarrapico indirizzate alle persone di religione ebraica, che hanno giuistamente sollevato polemiche, rinnovando e confermando la più profonda stima, vicinanza e rispetto per tutta la Comunità ebraica», ha aggiunto.
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